Il colore, la trasparenza, ma anche molto bianco e nero, la rivisitazione di modelli classici e la decorazione con sofisticati segni grafici a conferma dell’ulteriore avvicinamento fra design e moda. Queste le principali tendenze riscontrate all’edizione 2004 del Salone del Mobile svoltosi a Milano lo scorso aprile all’insegna della formula “Barocco o Minimalismo?”.
Seppur con i limiti posti dalle etichettature, la risposta è stata decisamente poco minimal ed esplicitamente più barocca, in una generale propensione per la decorazione. Confermando le aspettative della vigilia, le grandi aziende, come B&B, Alias, Moroso, Flou, Magis, Cappellini, Kartell, Molteni & C., Edra, Zanotta, Driade, non hanno mancato di stupire con la loro capacità di coinvolgere i grandi nomi del design e di mettere in campo gli ultimi ritrovati tecnologici.
A tale proposito, accanto ai “sempreverdi” Citterio e Starck, brilla anche quest’anno l’astro di Patricia Urquiola che con la sua serie di tavolini per Driade, la poltrona per B&B Italia, il tavolino per Kartell, il tavolo per Molteni, il divano e la poltroncina per Moroso conferma la sua prolifica creatività. Lo stesso vale per Rodolfo Dordoni nelle sue collaborazioni con aziende come Arper, Fiam, Flou, Minotti e Molteni. I fratelli Fernando e Humberto Campana proseguono, con Edra, nella loro poetica che si esprime mediante materiali poveri e sapienti lavorazioni artigianali. Qualche sorpresa è arrivata anche da altri marchi come il giovanissimo Maxdesign (nato nel 2000) che presenta progetti di Gabriele Pezzini e Marco Maran.
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