Dal design “di pochi per pochi” al design diffuso nei settori produttivi più diversi. E’ questa la fondamentale differenza fra le edizioni di cinquant’anni fa e quelle presenti, come ben emerge in questo celebrativo XX Compasso d’Oro-ADI.
Lo dimostra il fatto che i pezzi premiati sono mezzi di trasporto, arredi pubblici e domestici, lampade, componentistica, progetti grafici e allestimenti. Le scelte nei settori della grafica, della comunicazione visiva, nel web design non hanno ancora raggiunto le posizioni che meriterebbero, forse perché le modalità di selezione non vi si sono ancora adattate.
“ La progettazione dei siti web – si legge nella relazione della giuria – si è rivelata povera di fantasia e facilità d’uso, dimostrando l’incapacità di distinguere tra pagine stampate e schermo interattivo”.
Dei 16 premi tre sono andati a mezzi di trasporto: l’auto Brera di Giorgetto Giugiaro per Alfa Romeo e la Nuova Panda di Bertone per Fiat, oltre alla barca a vela di German Frers per Wally. L’inedita composizione della giuria – costituita da direttori di musei d’arte di tutto il mondo e presieduta da Richard Sapper, unico progettista del gruppo – ha influenzato gli esiti dei premi.
Se “in generale la giuria ha rilevato una salutare varietà di oggetti ben progettati”, si legge nella relazione, ha però “riscontrato un certo squilibrio nei prodotti presentati, che indicano un sovrainvestimento dello sforzo del design in settori come quello delle sedute (…) insieme con un sottoinvestimento nella progettazione degli strumenti e degli oggetti domestici”. Così come ha “notato la scarsità di oggetti originali e ben progettati nei settori dell’elettronica e della apparecchiature elettriche, e l’assenza di interi settori come quello degli utensili e degli strumenti”.
L’articolo continua su Auto & Design n. 149