Agile, dinamica e sportiva. La Junior è l’Alfa Romeo che non c’era, un modello compatto con lineamenti tesi e muscolosi che da tempo mancava nella gamma del Biscione. «A luglio 2021 quando sono arrivato in Alfa Romeo il progetto era già iniziato ma bisognava dargli più carattere», racconta Alejandro Mesonero Romanos, capo del design Alfa Romeo che incontriamo al centro stile di Torino.
Una hatchback rialzata
Se l’architettura iniziale della Junior ricordava maggiormente quella di un Suv, ora assomiglia più a una hatchback rialzata: «Non c’è una superfice ferma o molle, basta girarci intorno per comprendere la quantità di linee che definiscono i volumi. Tantissime, ma con un’eleganza felina, suadente e accattivante, pur essendo un modello di piccole dimensioni. È una scultura in movimento», continua Mesonero.
La ribelle della famiglia
La linea di cintura alta, il tetto nero e il montante C a contrasto contribuiscono a camuffare le proporzioni da crossover. Piccoli trucchi, ma efficaci. «La Junior è la sorella minore di una serie di modelli che arriveranno a partire dal prossimo anno. È la ribelle della famiglia: basta guardarla per capire che è aggressiva, pronta a fare un balzo». Il frontale è la parte di maggior carattere, con il grande scudetto al centro, ripensato in maniera inedita.
Due versioni dello scudetto
«Abbiamo voluto dare una nuova interpretazione, osare, con addirittura due versioni – continua Giovanni Ribotta, Design Project Manager -. L’allestimento base ha la scritta Alfa Romeo al centro dello scudetto, mentre la Veloce, più sportiva, ha il logo del Biscione con la croce simbolo di Junior. Un inedito per il brand, in entrambi i casi incorniciato dai proiettori a Led con luce diurna a tre punti».
Essere sempre sé stessi
Nessuna differenza estetica a seconda delle motorizzazioni, la Junior elettrica è pressoché identica, terminali di scarico a parte, a quella ibrida, una scelta fortemente voluta dal team di design: «Un’Alfa Romeo deve essere sempre sé stessa, non conta il tipo di propulsione», puntualizza Mesonero mentre indica i cerchi da 20 pollici della Junior Veloce con un nuovo disegno a quattro lobi, dietro ai quali spiccano le pinze rosse dei freni Brembo.
Coerenza con la storia del marchio
«Dobbiamo essere innovativi ma allo stesso tempo coerenti con la storia del marchio: non è retro design, ma un omaggio declinato al futuro». Un concetto che si ritrova al posteriore, caratterizzato da uno spoiler nero a contrasto a tutta larghezza che ospita la fanaleria a tre punti dando origine alla coda tronca. Osservata da dietro la Junior ha fianchi larghi e possenti, da sportiva: «Il lunotto invertito accentua questa sensazione di possanza difficile da trovare su modelli di questa taglia e lo stesso accade per la GT line che rimarca le ruote posteriori con un movimento sottile. Volevamo creare l’illusione di una vettura bassa e lunga», spiega Giuseppe Barbera, Senior Exterior Designer.
(Articolo completo in A&D n. 266)