Incontriamo Chen Zheng, Vice President Geely Auto Group, al sedicesimo piano della Torre Diamante, uno dei simboli di Porta Nuova, quartiere di Milano rinato dalle matite di grandi architetti e oggi uno dei luoghi più cool della città. È proprio qui che il costruttore cinese ha aperto Geely Innovation Design Center Italy: «Si respira una forte cultura del design che ci consente di offrire un design più inclusivo. Credo che il design sia il miglior interprete dei valori di ogni brand in tutti i campi, dall’auto alla moda», spiega Zheng. Alla guida della gestione globale del design Geely, Chen Zheng ha ridefinito il linguaggio del design del marchio Geely nell’era dei veicoli elettrici, consentendo al brand di accelerare la sua trasformazione.
Pionieri di un nuovo paradigma di progettazione
Secondo quanto dichiarato, Geely Auto è stata pioniera di un nuovo paradigma di progettazione nell’era dei veicoli elettrici intelligenti. «Il primo principio è quello di onorare e abbracciare la diversità delle culture senza mai smettere di innovare, – prosegue Zheng -, con l’obiettivo di individuare le caratteristiche fondamentali dell’identità del marchio e distinguerlo dalla concorrenza, ragionando con la testa del cliente e offrendogli più di quanto si aspetti: dobbiamo dare risposte concrete a dei bisogni che non sapeva di avere». Il tutto condito dalla “Geely speed”, la grande velocità del marchio: un punto di forza maturato in un mercato, quello cinese, che cambia alla velocità della luce.
West Lake, iconico punto di riferimento cinese
Quella stessa velocità che ha consentito ai progettisti di creare la Geely Galaxy E8, berlina elettrica che rappresenta il nuovo manifesto stilistico di Geely. La vettura non è semplicemente un nuovo modello in gamma: «Il design della Galaxy E8 racconta la storia del nostro brand attraverso eredità e innovazioni fortemente simboliche per il nostro marchio», continua Chen Zheng. Il modello cita i luoghi dove il gruppo ha mosso i suoi primi passi come il West Lake, iconico punto di riferimento cinese con una connotazione umanistica. Un lago nel centro di Hangzhou dove ancora oggi si trova il quartier generale di Geely. È alle increspature di quello specchio d’acqua che Peter Horbury, pioniere del design Geely, si era a suo tempo ispirato per creare la prima griglia “ripples of water”.
Il frontale è il volto dell’auto
Oggi quella griglia si è evoluta nella “ripples of light” e caratterizza il volto della Geely Galaxy E8: «Il 62% dei clienti cinesi si concentra solo sulla vista anteriore ed è qui che il design deve esprimere tutta la sua parte emozionale. Il frontale è il volto dell’auto e il cervello nel suo processo di astrazione lo associa a essere umani, animali, robot oppure in alcuni casi a qualcosa di inespressivo e indefinito – dice Zheng.
158 finestre luminose
Per la Galaxy E8 abbiamo scelto la Tiger Face, le abbiamo dato un viso elegante ed espressivo allo stesso tempo». La griglia è stata uno dei punti focali nello sviluppo del design del modello: «158 finestre luminose creano un’onda di luce, simulando quelle che si originano quando una goccia incontra uno specchio d’acqua piatto. Un lavoro lungo e complesso se si considera che l’onda di luce è composta da un Led alla base, 15.800 micro-fori di 0,2 millimetri sulle finestre luminose del paraurti e uno strato finale di vernice trasparente che rende il frontale completamente liscio», continua Zheng.
Il principio Daqi
«Questo è un classico esempio di come design e ingegneria possano condividere un progetto e fare grandi cose», continua Zheng. Allo stesso modo, sulla coda il disegno della fanaleria a tutta larghezza su più livelli richiama la Leifeng Pagoda, la torre che domina il West Lake. Zheng pone l’accento sulle finiture del modello «da auto premium». E, a proposito di premium, Geely ha lavorato le superfici della berlina elettrica per renderle più levigate possibile: «In Cina la percezione del lusso o di un oggetto raffinato ed elegante avviene proprio attraverso la sensazione di piacevolezza al tatto, paragonabile, sotto i polpastrelli e alla vista, a qualcosa di liscio e vellutato allo stesso tempo, come la migliore porcellana. A questo potremmo aggiungere il principio Daqi, evidente sia nel design esterno ed interno e caratterizzato da un aspetto premium e di buon gusto.
(Articolo completo in A&D n. 266)