Dopo la Omoda 5, la famiglia del brand cinese, recentemente sbarcata nel Vecchio Continente, si amplia con l’arrivo di un nuovo modello che si posiziona al top dell’offerta, rappresentando l’ammiraglia della gamma. Si tratta della nuova Omoda 9, un Suv di grandi dimensioni che punta su un look ricercato e su una dotazione particolarmente ricca, per rappresentare così una valida alternativa per tutti coloro che sono alla ricerca di una vettura spaziosa e dai contenuti tipici del segmento premium del mercato.
Lunga 4,77 metri, punta su linee che rappresentano un’evoluzione dell’attuale linguaggio stilistico del marchio. Il cofano alto e allungato, unito ai grandi cerchi in lega da 20 pollici e alla linea di cintura alta, donano alla vettura uno stile imponente, mentre nella zona posteriore l’andamento discendente del tetto, che strizza l’occhio al mondo delle coupé e i quattro terminali di scarico nella parte bassa del paraurti (che però non sono veri) trasmettono una forte sensazione di dinamismo e sportività. All’interno il livello di qualità percepita è molto alto. Merito degli ampi sedili rivestiti in pelle dalla trama ricercata, dotati di sistema di riscaldamento e raffreddamento, oltre che di funzione massaggio, ma anche di un evoluto sistema di illuminazione ambientale e di una suite tecnologica molto evoluta.
Questa è costituita da due schermi affiancati da 12,3 pollici nella parte alta della plancia dalla grafica sempre chiara e personalizzabile, oltre che da un head-up display che sfrutta anche la realtà aumentata. Per quanto concerne il powertrain, questo è rappresentato dal sistema Super Hybrid del brand cinese, qui costituito da un motore a benzina di 1,5 litri e da tre unità elettriche alimentate da una batteria con una capacità di 34,5 kWh. La potenza di sistema raggiunge così i 537 CV, che assicura prestazioni di tutto rispetto, anche a fronte delle dimensioni generose della vettura. Su strada la Omoda 9 risulta comoda, capace di filtrare anche le asperità più marcate grazie alle sospensioni a controllo elettronico. L’erogazione è decisa fin dalla stima fase di richiesta di potenza e anche la frenata, regolabile su più livelli, risulta sempre pronta e ben modulabile. Unico neo lo sterzo, un po’ troppo leggero e poco comunicativo.