C’è un po’ di Avatar nelle ambientazioni di Torock, proposta sinuosa ispirata alle curve dei flussi naturali dell’acqua e del vento, e c’è anche un po’ di Cosmic Motor nelle donne bellissime che scendono da White Stalker e Bio Renovatio.

James Cameron e Daniel Simon, due grandi maestri dell’immaginazione e del surreale, sono tra le fonti di ispirazione degli allievi del corso triennale post-diploma in Transportation Design – Car Design dello Ied di Torino che hanno affrontato con animata fantasia il tema delle loro tesi di fine corso: “2020 McLaren. Potente e veloce anche sulla terra”, nell’ambito del quale i ragazzi dovevano sviluppare un veicolo che trasmettesse l’identità forte di questo marchio nel segmento dei Super Sport Utility Vehicle (SSUV).

L’obiettivo era di individuare soluzioni innovative e attraenti sia per gli interni sia per gli esterni del veicolo e proporre evoluzioni formali accattivanti che esprimessero gli stilemi del marchio. Le richieste relative al packaging prevedevano di realizzare un’auto sportiva 4WD, ibrida, con motore centrale, tetto apribile e cellula abitativa per due persone realizzata in fibra di carbonio.

Gli studenti, seguiti nell’iter progettuale da Fulvio Fantolino (coordinatore del corso) e dal responsabile del design McLaren, Frank Stephenson, hanno provato ad interpretare queste richieste in un’auto da strada con la quale divertirsi a fare del fuoristrada, tenendo conto del fatto che McLaren si aspettava da questa collaborazione aspetti di originalità. Alcuni li hanno identificati con i meccanismi di apertura delle portiere, che divengono spesso elementi scenografici e talvolta simboli, come insegna il recente esempio della Pandion di Bertone.

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