Il ruolo dello pneumatico sta cambiando. Alla base vi è sempre l’ottimizzazione delle prestazioni dinamiche in ogni condizioni di utilizzo, ma le previsioni che indicano nel nostro futuro veicoli sempre più “intelligenti” e sempre più orientati alla guida autonoma, stanno aprendo nuovi scenari.

Goodyear, ad esempio, ha sviluppato i concept IntelliGrip Urban e Eagle 360 Urban, pensati per veicoli a guida autonoma e senza conducente. Caratteristica essenziale è la tecnologia Sensor-in-Tire, cioè con sensore all’interno, che consente di valutare meglio le condizioni stradali e dello stesso pneumatico, inviando i dati al computer centrale del veicolo. Questo provvede ad ottimizzare velocità, frenata, tenuta di strada e stabilità. A questo si affianca la possibilità di interagire con altri veicoli e programmare la manutenzione degli pneumatici.

Pneumatico

Michelin Vision

Ma a cambiare potrebbe essere anche la forma. Sempre Goodyear propone il concept Eagle 360 Urban a conformazione sferica: prevede intelligenza artificiale, battistrada realizzato con tecnologie di morphing e una “pelle bionica” ottenuta con un polimero super-elastico, che ha una flessibilità simile alla pelle umana e dispone di una rete di sensori che captano informazioni sull’ambiente circostante. Lo strato esterno ricopre un materiale simile a schiuma; alcuni attuatori posti all’interno lavorano come muscoli e, grazie ad impulsi elettrici, cambiano la forma delle singole sezioni che compongono il disegno battistrada a seconda del tipo di fondo. In caso di foratura, si avvia un processo di “auto guarigione” con composti chimici che vengono fatti fluire verso il danno.

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Goodyear Eagle 360 Urban

In tema di pneumatici “intelligenti” e inediti nell’aspetto formale, ecco il concept Vision presentato da Michelin che ingloba il cerchio ed è connesso con il veicolo. E’ prodotto con materiali bio riciclabili e utilizza un battistrada depositato direttamente sulla ruota senza vulcanizzazione. Il cerchio a reticolo svolge le normali funzioni strutturali dello pneumatico tradizionale, senza presenza di aria. Tra battistrada e cerchio apposite feritoie fanno fuoriuscire l’acqua durante la rotazione. Inoltre, il battistrada può essere modificato attraverso una stampante 3D a seconda delle situazioni di uso.

A corollario, l’utilizzo della connessione “Internet of Things” (IoT) consente di gestire al meglio i parametri di regolazione della dinamica di marcia e gli interventi di manutenzione e rigenerazione del battistrada.

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Goodyear IntelliGrip Urban

Troppo futuro? Torniamo allora al presente in casa Pirelli che, giocando sull’estetica e sulla tecnologia, offre la versione con il fianco colorato dei modelli P Zero e Winter Sottozero, oltre alla piattaforma “Pirelli Connesso”. Il pneumatico colorato nasce dall’esperienza Pirelli in Formula 1 dove, sin dal 2011, il linguaggio cromatico indica la mescola, mentre in questo caso si tratta invece solo di una questione di estetica. I primi esemplari hanno esordito su modelli Pagani, Lamborghini, McLaren e sul concept Charlotte di Frangivento. Dall’estate sono disponibili anche per Ferrari, Aston Martin, Porsche e Bentley. I colori-base sono bianco, rosso, giallo e argento; ma è anche possibile scegliere nel vasto catalogo Pantone.

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Continental ContiSeal

“Pirelli Connesso” è una piattaforma che sfrutta un sensore integrato nello pneumatico che invia informazioni all’utente per ottimizzare comfort, sicurezza, consumi. Il sensore è collegato al cloud Pirelli e ad un’app per smartphone. Attualmente, il sistema riconosce il codice identificativo del prodotto e misura pressione, temperatura anche a veicolo fermo, carico verticale, usura e chilometri percorsi. Si aggiungerà presto anche il controllo della pressione a distanza, con veicolo parcheggiato.

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Pirelli PZero