

Più che un colpo di fortuna straordinario, questo successo rispecchia l’importanza dei corsi interni – stage di cinque mesi nell’industria – che fanno parte del corso per il Master of Design della scuola.
Steve aveva seguito il suo praticantato alla Mercedes e, giunto allo show conclusivo, un rappresentante della casa lo ha persuaso ad andare subito a Sindelfingen piuttosto che intraprendere un corso post-laurea. Il resto è storia automobilistica. È anche interessante notare che la scuola di Coventry è stata recentemente oggetto di due programmi automobilistici su diversi canali televisivi inglesi.
Come conferma David Browne, questo riflette la crescente consapevolezza del design fra il grande pubblico e il desiderio di sapere “come funziona”: uno sviluppo incoraggiante, positivo sia per la scuola stessa che per la professione in generale. Come sempre, la scorsa estate l’ultimo gruppo di laureati ha esposto i progetti di fine corso al Museum of British Transport.
Anche se uno sguardo alla nostra selezione rivela immediatamente una scelta di particolari tipologici ricorrenti (tipo il cofano lungo o le ruote esposte), questa non è il risultato di un briefing imposto dalla scuola, ma, dato più interessante per noi, rappresenta le tendenze attuali interpretate dagli studenti o semplicemente il tipo di vettura che loro vorrebbero vedere su strada.
Il corso M.Des a Coventry dà un peso significativo alla ricerca e alla relativa documentazione. Al ritorno dagli stage nell’industria, ogni studente si prepara per l’ultimo anno compilando un cahier des charges che, una volta approvato dai docenti, determinerà ogni fase dell’iter progettuale, dal briefing iniziale sino alla versione definitiva in tre dimensioni, pronta per la presentazione nel mese di giugno.
L’articolo continua su Auto & Design n. 106
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