La nuova Mercedes-Benz SL è un ponte tra passato e futuro. Il suo design fa infatti esplicito riferimento a una sportiva storica del marchio della stella, la SL 300 “ali di gabbiano”. Non si tratta però di un design retrò: la SL del 2001 non copia l’antenata ma ne fa rivivere lo spirito interpretandolo secondo gli stilemi tipici delle attuali Mercedes-Benz.
Il faro costituito dalle due ellissi che si fondono in un unico contorno, la mascherina a lamelle, il gruppo ottico posteriore triangolare che avvolge gli spigoli del volume di coda, così come i retrovisori che integrano i ripetitori laterali degli indicatori di direzione, sono tutti degli 
inconfondibili tratti delle Mercedes di oggi. A questi sono state accostate alcune citazioni dal passato, come le feritoie di ventilazione nel parafango anteriore, le due uscite d’aria nel cofano e, all’interno, la strumentazione che ricorda i cronometri classici.
Oltre all’eredità estetica, uno dei punti fondamentali del progetto R230 è rappresentato dal 
tetto apribile. Il sistema Vario, che ha debuttato con successo nel 1996 sulla SLK, è stato ulteriormente perfezionato per la SL. I designer hanno di fatto disegnato due vetture in una.
“Con il tetto chiuso non doveva dare l’impressione di un compromesso, ma apparire come un coupé o una granturismo di bell’aspetto e proporzioni. Allo stesso tempo, nella configurazione aperta volevamo che mostrasse il carattere di una vera sportiva”, spiega il direttore del design Mercedes-Benz Peter Pfeiffer.
La SL è stata progettata per il pubblico di svariati mercati, il più importante dei quali è quello nord-americano. Proprio per questo, la fase di concetto è stata condotta da un team internazionale presso il centro di design avanzato Mercedes-Benz di Irvine, California.
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