Tre erano le intenzioni della BMW nell’affrontare il progetto M1 Homage. Uno, celebrare i trent’anni della M1, che resta a tutt’oggi l’unica vettura a motore centrale prodotta dalla casa bavarese, in quel filone celebrativo che aveva già portato nel 2006 al concept Mille Miglia e, dodici anni fa, al concept ACV30 nato per celebrare i trent’anni della vittoria di una Mini al rally di Montecarlo. Due, tornare alla vecchia abitudine che animava in passato molti partecipanti al Concorso di Villa d’Este e li spingeva a creare nuove vetture per l’occasione (a Villa d’Este, di fatto, la M1 Homage è stata presentata ad aprile). Tre, offrire uno scorcio di stile su una ipotetica M1 del futuro, anche se per ora non c’è nessuna intenzione di produrre la Homage, ma soprattutto lasciare un segno: «Ogni generazione di designer – dice Adrian van Hooydonk – deve contribuire all’immagine della marca, come nel caso della M1 di trent’anni fa aveva fatto Giorgetto Giugiaro. Questa racchiude il linguaggio formale della BMW d’oggi».

Van Hooydonk è il chief designer BMW cui il responsabile della casa tedesca, Chris Bangle, aveva affidato il non facile progetto. Si trattava, in definitiva, di combinare le proporzioni e i temi grafici della M1, che fu prodotta in circa 500 esemplari, con il nuovo linguaggio formale e il trattamento delle superfici oggi in auge alla BMW.

Dal passato van Hooydonk ha ripreso l’apertura nera sul muso, che con l’uso dei LED oggi serve anche ad inserire i gruppi ottici; le proporzioni della fiancata («La M1 e la Miura erano le uniche a motore centrale nelle quali il padiglione non era tutto spinto in avanti»); la grafica dei finestrini che si abbassano nella parte posteriore; i listelli al montante C e, sul retro, il doppio logo BMW che – ricorda van Hooydonk – aveva già fatto la sua comparsa nel concept Turbo del 1972, disegnato da Paul Bracq.

E il nuovo? «Un contributo aerodinamico al frontale, quindi un Cx molto basso, e baffi sotto la calandra per creare flussi d’aria in grado di eliminare la turbolenza e quindi migliorare il comportamento della vettura e ridurre i consumi. Fiancate molto più scolpite, per riflettere il nostro linguaggio formale…

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