Già premiata ai Red Dot Design Awards 2018 e agli iF Design Awards dello stesso anno, la Hyundai Kona si concede oggi un’inedita motorizzazione ibrida associata a specifici, impercettibili affinamenti estetici. All’esterno brilla la modifica meno discreta, ovvero i rinnovati cerchi in lega da 16 o 18 pollici: insieme alla minimale scritta “hybrid” sul portellone, accompagnata dal logo “BlueDrive” sui parafanghi, si tratta degli unici elementi che permettono di individuare subito le varianti a doppia propulsione.
L’abitacolo si consacra a un ancor più timido cambiamento, con nuovi particolari bianchi (cuciture dei sedili, anello intorno al pulsante d’accensione, cornici interne delle bocchette e modanatura sulla sede della leva cambio) accostati ad accenti in nero lucido (maniglie apriporta, cornici esterne delle bocchette e inserto sul volante). Tale configurazione, unica nella gamma, può però mutare radicalmente e uniformarsi alle sorelle termiche richiedendo i noti pacchetti colore in arancio o verde lime, grazie ai quali molti dettagli (cinture di sicurezza comprese) si accendono di squillante vivacità.
Sulla plancia, infine, troneggia il modernissimo ed esclusivo sistema di infotainment con schermo da 10,25 pollici, destinato a estendersi progressivamente agli altri allestimenti. L’omogeneità stilistica rispetto alle versioni già in listino, spiegano in Hyundai, costituisce una scelta precisa: l’ibrido risulta ormai in linea con le preferenze del cliente generalista (+39% di immatricolazioni in Italia dal 2016) e, dunque, non necessita di particolari differenziazioni. Niente più profili blu sui paraurti come un tempo. Per Kona, fresca e accattivante fin dalla concezione, si tratta di una logica evoluzione.