La Seven Concept, recentemente presentata all’AutoMobility di Los Angeles e assaggio di quello che sarà in tempi abbastanza brevi il Suv elettrico Ioniq 7, è forse la prima vettura che vuol dare una risposta alla pandemia da Covid. A parte tutte le novità che fanno parlare SangYup Lee, responsabile del global design del gruppo Hyundai, di «un nuovo percorso» e di «un esempio di quello che un Suv deve diventare nell’era elettrica», c’è infatti un costante richiamo all’igiene dell’aria e dei materiali.
Si sterilizza da sola
Ad auto ferma e vuota, per esempio, si avvia un processo di sterilizzazione a raggi ultravioletti per eliminare virus e germi. In marcia il ricambio dell’aria, anziché dal cruscotto verso il posteriore dell’auto, avviene dal tetto verso il pavimento, come sugli aerei di linea, creando in questo modo una sorta di isolamento fra le varie parti dell’abitacolo. L’abbondate uso di rame, anche nelle fibre tessili, aggiunge un certo grado di inibizione per i virus. Resta da vedere quanto di tutto ciò rimarrà nella produzione di Ioniq 7.
Forme aerodinamiche
Di sicuro non cambierà molto il design degli esterni, dettati dalla filosofia di design che la casa coreana ha battezzato Sensual Sportiness, un’armonia fra proporzioni, architettura, stile e tecnologia che viene declinata in modo differente a seconda delle esigenze.
«Volevamo definire uno standard per quello che deve essere uno Sport Utility Electric Vehicle», spiega Loasby. «Anzitutto con una forma il più aerodinamica possibile. In secondo luogo, grazie a quel profilo aerodinamico che dà un tetto ricurvo piuttosto alto, e che con il parabrezza più avanzato si traduce in enormi spazi interni (il passo è di 3,20 metri) abbiamo potuto offrire un ambiente flessibile molto simile al soggiorno di casa, con un divano ricurvo nella parte posteriore. Terzo, la novità dell’igiene: c’è addirittura un ricettacolo dove le scarpe sono purificate».
Passo lungo per il Massimo dell’abitabilità
Basato sulla piattaforma E-GMP di Hyundai (Electric-Global Modular Platform), in cui fondo piatto e passo lungo consentono di progettare una classe di vetture completamente nuove, il concept Seven ha una silhouette pura che lo distingue da un tipico Suv. E’ poi stato merito dei designer se il minimalismo delle forme non intralcia una presenza imponente. Se gli esterni sono accattivanti, sono gli interni a segnare la rincorsa al futuro della mobilità e della connettività nel segno dell’AD, la guida autonoma.
Materiali sostenibili
Tecnicamente questo concept – e c’è da supporre anche la futura Ioniq 7 – ha un’autonomia di 480 chilometri e può ricaricare le batterie dal 10 all’80 per cento in 20 minuti. Ma l’accento – come ormai si è visto anche altrove – è posto sull’uso di materiali rinnovabili o riciclati: vernici biologiche e bioresine, per esempio, che riducono l’inquinamento nel processo produttivo, ma anche legno di bambù e tessuti autopulenti.
Una combinazione di vari elementi
E anche qui rispunta il concetto di Sensual Sportiness: «Il fine ultimo – osserva Loasby – è l’attrattiva dell’insieme, attraverso la combinazione di vari elementi. Se il pubblico vuole vedere e toccare con mano, come ho visto fare a Los Angeles sulle curve di Seven, vuol dire che anche noi abbiamo toccato qualcosa: i suoi sensi».
(Articolo completo in A&D n. 253)