«Cosa rende speciale un’auto? La capacità di seguire le esigenze della società anche a costo di cambiare radicalmente». SangYup Lee, Executive Vice President e Head of Hyundai and Genesis Global Design Center, sottolinea come per la nuova Santa Fe lo stile abbia avuto un ruolo determinante. «Prima di lanciare un modello analizziamo a fondo le tendenze e cerchiamo di prevedere quali saranno quelle del futuro», ci racconta Lee collegato dal centro stile Hyundai di Namyang, Corea del Sud. «Il progetto è iniziato cinque anni fa, quando ancora non avevamo vissuto la pandemia ma già stava nascendo il trend delle lunghe gite fuori porta in auto», continua Simon Loasby, capo del design Hyundai, collegato da Londra. «Una tendenza che è esplosa dopo il Covid», precisa Lee, «qui in Corea si chiama Chabak ed è diventato un vero e proprio fenomeno».
Costruita da dentro a fuori
La nuova Santa Fe è stata quindi costruita “inside-out” partendo dagli interni «spaziosi, pratici e così ampi da poterci dormire durante un weekend immersi nella natura», continua Loasby. Un concetto che ha portato forme inedite e a un primo sguardo spiazzanti: «Ricordo uno dei passaggi decisivi della fase di realizzazione: il momento di presentazione del modello in legno ai top manager e la loro faccia sbalordita. Non riu-scivano a capire se si trattasse di una concept car o di un’auto reale», racconta ridendo SangYup Lee. «Ora ci scherziamo sopra, ma sono stati minuti di tensione perché eravamo determinati all’ottenimento di questo risultato».
Squadrata e possente
Le forme degli esterni, così squadrate sono quindi una naturale conseguenza della massimizzazione dello spazio interno. Le superfici sono trattate con un gusto che Lee definisce «urbano, non eccessivamente aggressivo e votato al fuoristrada come possono essere vetture come la Land Rover Defender o la Ford Bronco. La Santa Fe ha un look squadrato e possente, ma è orientata al lifestyle e alla vita urbana: abbia-mo creato un nuovo segmento di mercato. È un’auto che risponde alle esigenze di spazio delle famiglie, ma è adatta anche ai giovani che con gli amici vogliono passarsi un weekend dormendo in auto».
Accessibilità al massimo livello
Il cuore stilistico è il “boxy design”, dove il quadrato e il cubo sono le forme che hanno definito la vettura alla cui realizzazione hanno collaborato i design center Hyundai di Rüsselsheim (Germania), Irvine (California) e quello centrale di Namyang. Se l’anteriore risulta lineare e si notano subito le grafiche ad H dei proiettori, il posteriore è quello che colpisce maggiormente. Il portellone del bagagliaio è enorme: «Volevamo lo spazio di carico e l’accessibilità migliori della categoria e ci siamo riusciti eliminando dai fianchi i fanali, posizionandoli in basso all’interno di una barra orizzontale. Così non ci sono ingombri e si possono installare facilmente tutti gli accessori che abbiamo previsto, dalle tende alle coperture di ogni genere», spiega Simon Loasby.
Il lavoro sull’aerodinamica
Le forme squadrate della Santa Fe potrebbero sembrare poco aerodinamiche, ma i progettisti hanno fatto un grande lavoro per ridurre al massimo la resistenza all’aria: «La Santa Fe ha un Cx di 0,29, nettamente migliorato rispetto alla precedente generazione. Le richieste dei clienti per questo modello erano orientate a un maggiore spazio e funzionalità ma non a discapito dell’efficienza», conti-nua Lee. A proposito di richieste, gli americani saranno contenti di sapere che ogni sedile ha il proprio cup holder e i vani interni sono tanti e decisamente pratici grazie a quelle che Loasby chiama «soluzioni intelligenti». Due su tutte? La piattaforma per disinfettare gli oggetti con i raggi UV e il grande bracciolo anteriore da cui si accede a un profondo vano portaoggetti che si può aprire verso i sedili anteriori o verso quelli posteriori in entrambe le direzioni.
Materiali da arredo
La tecnologia comunque non manca: sul tunnel centrale sono stati installati due grandi caricatori wireless per altrettanti smartphone, mentre davanti al guidatore ci sono due display curvi da 12,3 pollici racchiusi in un unico elemento nero lucido. «Nella Santa Fe ti senti come a casa perché i materiali, i colori e il loro stile sono gli stessi delle abitazioni moderne. Abbiamo fatto un salto verso l’alto guardando al mondo premium», spiega Lee sottolineando l’importanza della sostenibilità.
(Articolo completo in A&D n. 263)