A sette anni dal debutto del brand, la prima nuova auto di Alpine, la piccola A290 EV, non è solo una “reinvenzione” della hot hatch, ma sarà anche un punto di partenza per ripensare il marchio di auto sportive del Gruppo Renault. L’A290 si basa sulla piattaforma Amp-R che è alla base della nuova Renault 5 e anche la carrozzeria in bianco è quasi identica, ma il Chief Designer di Alpine Antony Villain e il suo team si sono preoccupati di conferirle un’identità sportiva. «Stiamo portando la Renault 5 nel mondo Alpine», ha detto Villain.

Con l’idea di un’iconica berlina tutto pepe, come una Peugeot 205 GTi o la Renault 5 Turbo, i designer Alpine si sono inizialmente concentrati per conferirle una posizione aggressiva. La carreggiata è stata allargata di 60 mm e le ruote da 19 pollici (un pollice più grandi della Renault 5) sono nascoste sotto archi svasati. «Le ruote sono davvero state spinte ai quattro angoli della carrozzeria», ha detto Villain. «È come uno skateboard». I paraurti anteriore e posteriore sono stati ridisegnati e le porte posteriori sono uniche per la A290. Villain ha definito le portiere «un ingrediente interessante che ricorda le auto da rally del passato come la Renault 5 Turbo 2. Lo chiamiamo Alpine Swoosh», ha detto.

All’interno, la A290 è distintamente un’Alpine piuttosto che una Renault, a partire da un volante ispirato alla Formula Uno con due comandi in alluminio: un pulsante rosso “sorpasso” dà una breve spinta di potenza extra della batteria, mentre un quadrante blu controlla la forza della frenata rigenerativa. I sedili imbottiti e contenitivi e la console centrale con comandi del cambio a pulsante riflettono le aspirazioni di un’auto sportiva. I conducenti avranno anche un’esperienza utente digitale personalizzata con, ad esempio, grafiche che riprendono le sagome di una montagna.

L’obiettivo è quello di creare una connessione più stretta tra il guidatore e la strada, ha detto Villain. L’HMI include anche telemetria dettagliata e coaching, con una serie di sfide volte a migliorare le capacità di guida. «È importante raggiungere nuovi clienti. Questa vettura è un modo per entrare nel marchio in un modo più accessibile, ma con tutto il suo DNA», ha detto Villain. In qualità di responsabile del design Alpine sin dalla sua rinascita nel 2016, Villain ha perfezionato la sua filosofia di design, ma sempre mantenendo tre pilastri principali. Il primo è l’ispirazione dalle montagne, perché il fondatore di Alpine, Jean Redele, pensava a piccole e agili auto che guidavano su una strada di montagna e non a dare il suo nome al marchio, a differenza di altri preparatori negli anni ’50.

Il secondo è un’eredità racing, il che significa che la forma segue la funzione, con materiali leggeri, una struttura visibile e la bellezza che si trova nei dettagli tecnici, ha detto Villain. L’ultimo è un senso del savoir-faire francese, che ha descritto come auto che sono allo stesso tempo chic e sportive. La A290, quindi, è solo un assaggio di come Alpine si stia ritagliando una nuova identità con auto del futuro come il Suv GT, la prossima A110 e la 2+2 A310. «Stiamo usando questi pilastri, l’A290 oggi, e le prossime auto e concept car che mostreremo avranno sempre più questi ingredienti», ha detto Villain.