Il design serve ad accelerare l’adozione di nuove idee e alcuni esempi recenti dal mondo del product e dell’arredo confermano uno scenario interessante che in un certo senso metabolizza riflessioni e sperimentazioni in essere da anni.
La “comfort tech”
La tendenza dominante è un’idea olistica di benessere che va dalla persona alla casa. Una visione radicale al punto che i designer si stanno interrogando su come migliorare persino la qualità del nostro riposo con dispositivi, perché non sono né arredi né vestiti, che integrano tecnologie sofisticate e con cui siamo invitati a interagire. La cosiddetta “comfort tech”, una nicchia in crescita negli ultimi anni, include una latente iorganizzazione della casa che prevede sempre di più fitness e tempo libero.
LLa zona relax si trasforma
Così andrebbero interpretate le offerte di soluzioni modulari salvaspazio, anche per l’esterno, integrabili nelle pareti, per il ricovero delle biciclette in città o di oggetti.
Tra estetica, funzione e benessere, il corpo abita nuovi spazi di senso e anche la zona relax si trasforma all’insegna di un confort sensoriale e una modularità fluida – come nella ricerca di Sabine Marcelis per imbottiti senza cuciture visibili, da usare anche nel contract -, che privilegia le geometrie arrotondate.
Nuove tecnologie sostenibili sollecitano nuove forme
Una organicità di ritorno che si apprezza anche nell’arredo bagno dove è un plastico esempio il lavabo disegnato da Yves Behar che reimmagina il movimento dell’acqua attraverso un interno modellato a vortice e autopulente grazie ad un flusso ottimizzato. Un invito a prendersi cura dell’ambiente e migliorare il modo in cui ci relazioniamo con l’acqua, ispirato dal primo forno elettrico a tunnel al mondo per la produzione di ceramiche sanitarie. Dimostrazione di come alcune tipologie di oggetti richiedano oggi di essere appositamente ridisegnate perché è lo sviluppo, sostenibile, di nuove tecnologie produttive a sollecitare nuove forme.
Mobili contenitori ospitano fiori
La riflessione degli ultimi anni, in un discorso oscillante tra scientificità e divulgazione, sul design biofilico trova concretezza nelle proposte delle aziende, soprattutto in ambito outdoor, con tipologie nuove e ibride come i mobili contenitori che includono fioriere o nei divani per le terrazze urbane, quasi degli abitacoli, da usarsi sia in giorni di sole sia di pioggia.
Attenzioni ecosostenibili e comportamentali
I materiali e le finiture più interessanti sono di derivazione bio-based così i nuovi complementi, come i tavolini, nascono da attenzioni ecosostenibili e comportamentali come le gambe di cartone nel piano in metallo per la spedizione in imballaggi ridotti e assemblabili dall’utente senza utensili, viti o colle; o usano materiali appositamente brevettati (NOAI®, realizzato con terra cruda, fibre di canapa, quarzi e ossidi minerali naturali) nella bioedilizia in grado di schermare anche le onde radio nocive dei telefoni.
(Articolo completo su A&D n. 273)