Il modo di presentare un cibo e di fare del nutrimento anche un’occasione di creazione stilistica è sempre più diffuso nei ristoranti di tutto il mondo. Auto & Design dedica così un ampio spazio in questo numero alle ultime novità in fatto di “progettazione” legata alla gastronomia, illustrandole con parole e immagini molto efficaci.
Esplorando questa inconsueta branca del “design” capita così di trovarsi di fronte a una pizza dalla comoda e sorprendente forma a cono, la Konopizza appunto, divenuta il simbolo e il piatto principale di una nuova catena di negozi in franchising già attivi in Italia e all’estero.
Dopo un breve viaggio nella storia recente di questa arte in crescita, in cui spiccano i nomi di cuochi famosi come Auguste Escoffier, Paul Bocuse o del catalano Ferran Adrià, l’autore dedica ampio spazio all’opera di un protagonista italiano in ascesa come Davide Scabin.
Dal 2002 a capo del ristorante Combal Punto Zero di Rivoli (Torino), Scabin è un creativo, apprezzato dalle guide gastronomiche e autore di piatti davvero originali, come l’ostrica virtuale, il cyber egg o la Zuppizza.
« La figura del cuoco – spiega – è assimilabile a quella del designer: partendo dal gusto e dalle sue caratteristiche, si sceglie in che modo combinare gli elementi di un piatto, come progettarlo». Lo chef torinese si spinge anche più in là e ipotizza un contatto tra l’alta artigianalità della cucina e la ripetitività dell’industria: «Credo fortemente – continua Scabin – che ciò che gli chef creano debba anche essere riprodotto in serie». Ben venga anche l’architetto del cibo, se ci servirà a vivere meglio. Fateci però ritrovare, ogni tanto, il piatto fumante di spaghetti in mezzo al tavolo.
L’articolo continua su Auto & Design n. 149