Dall’engineering, all’assemblaggio di automobili per grandi marchi, alla produzione di componenti. Al design. L’azienda austriaca Magna Steyr ha alle spalle una storia lunga e articolata nel mondo delle quattro ruote, iniziata agli albori del secolo scorso e sviluppatasi nei decenni. Dalle grandi limousine, agli scooter, fino ai massicci fuoristrada 4×4 degli Anni 70, per poi tornare, dagli Anni 90 a oggi, alle auto di larga diffusione, questa volta costruite per marchi esterni.
Andreas Wolfsgruber, direttore del design di Magna Steyr, spiega per quali ragioni da poco più di un anno a questa parte si sia ritornati a lavorare sulla creatività indipendente dalle richieste dei clienti, esordendo con un prototipo ideato e realizzato in casa: «L’idea alla base del progetto Mila Concept è di mostrare ai nostri clienti la capacità di offrire servizi di engineering certo, ma anche di avvertirli che, nel caso lo volessero, abbiamo le competenze per trattare un progetto dalla A alla Z, compresa la fase di ricerca».
Ben distaccata dalla realtà, improbabile in un qualunque futuro, la Mila è per Magna Steyr un contenitore di concetti, stilistici e tecnici, ma anche un omaggio all’essenza più pura dell’automobile, come racconta Wolfsgruber: «Il corpo centrale con le ruote all’esterno evoca l’architettura delle auto di Formula 1, ma celebra la natura stessa del movimento e la storia dell’auto fin dai suoi inizi, quando appunto la ruota era in massima evidenza».
Prodotta sotto forma di modello completamente marciante, la Mila rappresenta il punto di partenza per un percorso di consolidamento delle attività di design che avrà largo spazio in futuro: «Fino a poco tempo fa – spiega Wolfsgruber – molti nel settore quasi ignoravano che avessimo un centro design attrezzato e funzionante».
L’articolo continua su Auto & Design n. 160