Non è fatto raro che a Villa d’Este dopo il lontano 1929, anno di nascita del più longevo e storico Concorso d’Eleganza oggi anche ai vertici di questi avvenimenti dopo il rinascimento ad opera del Gruppo BMW e del prestigioso Hotel di Cernobbio lambito dal Lago di Como, automobili di straordinario fascino estetico del secolo scorso abbiano bissato in tempi a noi più vicini il successo ottenuto al debutto.
Anche per l’automobile la bellezza è senza tempo. Anzi, il piacere della riscoperta, accentuato talvolta dalla nostalgia ne accresce il valore. Non sfiorisce col passare degli anni né subisce danni dal mutamento delle mode. L’attrazione rimane forte se chi l’ha posseduta ha saputo preservarla come un prezioso gioiello. Dipende, insomma, dall’autenticità del collezionista nella cui personalità passione, nostalgia e cultura giocano ruoli decisivi.
La bianca spider Alfa Romeo “Flying Star”, singolare nel nome e nella fantasiosa carrozzeria disegnata dalla Touring è tornata a sfilare a Villa d’Este dopo 76 anni dal suo trionfale debutto premiato dal pubblico con la conquista della Coppa d’Oro del 1931.
Allora, al volante c’era un’appassionata nobildonna milanese, Josette Pozzo; stavolta gli attuali proprietari messicani, Deborah e Artur Keller. “Flying star” affascinante come nella lontana prima apparizione non ha ottenuto il bis a cui forse i signori Keller avevano sperato, però ha ottenuto dal pubblico di Villa Erba, nella seconda giornata dell’evento, la simpatia e l’ammirazione che meritava un vero protagonista assegnandogli per referendum il premio BMW Italia.
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