Uno sguardo al futuro, alla “sensual purity 3.0” secondo Gorden Wagener. Ma soprattutto, afferma il responsabile del design Daimler, «il concept Mercedes IAA (Intelligent Aerodynamic Automobile) è un coupé quattro porte dal design irresistibile e al tempo stesso un campione di aerodinamica». Rispetta il dettato introdotto da Wagener nel design di Sindelfingen, quello della sensual purity che porta al concetto di lusso moderno, ma stabilisce anche quello che è un primato assoluto: un Cx di 0,19. «Una fusione – dice Wagener – di bellezza e intelligenza: un’auto sexy, come tutti i nostri modelli, ma con un’intelligenza che ha radici nel linguaggio aeronautico che ci ispira con la forma a goccia fin dagli Anni 30».

L’intelligenza di questo concept, frutto per la struttura e per gli esterni dell’équipe che fa capo a Steffen Köhl, responsabile del global advanced design, sta nella sua camaleontica capacità di trasformarsi appena raggiunge gli 80 chilometri orari. Spiega Köhl: «La lamella del paraurti anteriore si spinge all’indietro di 60 mm migliorando il flusso aerodinamico nel sottoscocca, i flap del paraurti anteriore si spingono di 25 mm verso l’esterno migliorando il flusso dell’aria, cerchi e pneumatici assumono una nuova fisionomia, la coda si allunga di 39 centimetri. E’ tutta un’orchestra aerodinamica in azione per raggiungere quel traguardo Cx di 0,19, per il quale abbiamo lavorato congiuntamente ai nostri esperti di aerodinamica».

La coda tronca, osserva Wagener, ricorda le Shelby da corsa degli Anni 70, la doppia bolla sul tetto deve qualcosa a Zagato. Ma le proporzioni la pongono nella classe della CLS, fiore all’occhiello di Mercedes. Forse è – in soluzione ibrida plug-in con motore a benzina, per una potenza totale di 279 cavalli – il futuro elettrico di casa Mercedes-Benz. Nata in 10 mesi, attraverso modellini 1:4 eseguiti nello studio californiano di Carlsbad e poi un modello 1:1 di clay a Sindelfingen con il quale Teddy Woll e la sua équipe hanno svolto tutte le prove aerodinamiche, la IAA (le iniziali sono le stesse del salone di Francoforte dove è stata presentata) è nelle parole di Köhl «una fusione di estetica ed eleganza con il know-how e l’esperienza del nostro marchio».

Gli interni sono un’altra storia. Curati dal responsabile del settore Hartmut Sinkwitz e dal suo braccio destro Hans-Peter Wunderlich, sono una reinterpretazione della Classe S, sia berlina sia coupé: «In chiave più sportiva e meno lussuosa», osserva Sinkwitz. Ma c’è di più: sono gli stessi interni, appena ritoccati per questioni di dimensioni, che compariranno nelle prossime settimane nella nuova Classe E. «Un equilibrio di eleganza, spazio e sportività», aggiunge Sinkwitz: «Colori brillanti e alluminio per dare un’espressione più high-tech, senza rinunciare a un linguaggio formale molto sensuale a cui ha collaborato per color&trim il nostro studio di Como guidato da Michele Paganetti, con Giulia Cinti e Frederik Baumann».

Con la F015 Luxury in Motion a guida autonoma e la IAA il futuro Mercedes acquista insomma lineamenti sempre più precisi.

 

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