Con un look accattivante e scolpito fatto di superfici sfaccettate che richiamano gli intagli di una pietra preziosa, arriva sulla scena del salone di Ginevra Toyota C-HR.
Il nuovo crossover della casa giapponese è costruito sull’innovativa piattaforma TNGA, la stessa della Prius, che consente di ottenere vetture dal baricentro molto basso, a tutto vantaggio di una posizione di guida più coinvolgente e una migliorata maneggevolezza, oltre ad un’importante riduzione del rollio. Il nuovo approccio di design del vano motore, con particolare attenzione al posizionamento più in basso possibile dei componenti costituenti, permette una posizione ribassata del cofano che regala una maggiore visibilità anteriore.
Frutto di un lavoro congiunto di più centri di progettazione Toyota coordinati da Kazuhiko Isawa (project chief designer), il nuovo C-HR rimane fedele alle caratteristiche stilistiche dei concept che lo hanno anticipato, – per prima la versione a 3 porte, presentata al salone di Parigi nel 2014, e poi la versione a 5 porte, svelata a Francoforte lo scorso settembre – con una silhouette coupé e un aspetto sportivo e slanciato verso il posteriore.
Il frontale, che evolve il linguaggio “Keen Look” tipico del marchio, presenta la sottile griglia superiore allungata verso i gruppi ottici a Led con gli indicatori di direzione integrati che si contrappone a quella inferiore, più ampia e dalla forma trapezoidale, che rafforza la presenza su strada della vettura insieme al robusto paraurti tridimensionale che si integra con gli ampi archi passaruota.
Nella vista di fianco, con i pannelli sottoporta verniciati di nero che si estendono verso le ruote anteriori e posteriori, è forte la sensazione di dinamismo e proiezione verso l’alto della carrozzeria che, verso il posteriore, tende ad affusolarsi. La linea di cintura è definita e netta e separa la parte superiore – dalle linee fluide e sinuose – dalla sezione inferiore, più scolpita. La verniciatura nera della porzione alta del montante posteriore sembra congiungere le superfici vetrate laterali al lunotto con un effetto sfuggente del tetto verso il posteriore.
Con questi tratti stilistici dal carattere forte, il design esterno cerca di soddisfare le richieste di un target di utenti ben definito, giovane, dinamico e che interpreta la vettura come un’estensione della propria personalità. Per scoprire le soluzioni interne si dovranno, invece, attendere ancora alcuni mesi (la design story completa su A&D 219).