A cinque anni dalla nascita della prima serie, una nuova Eado completamente differente – «Una pietra miliare», la definisce Chen Zheng – sboccia nel mondo dell’auto con un mandato molto impegnativo: quello di esprimere, accanto alla Raeton CC, il nuovo linguaggio di design del marchio Changan e lanciare sul mercato prima cinese e poi internazionale una compact giovanile destinata a un mondo giovane.
Spiega Chen Zheng, che della casa automobilistica cinese è Global Design Chief, e che dall’imponente centro europeo di design alle porte di Torino di cui è General Manager dirige anche quello cinese di Chongqing e quello giapponese di Yokohama, in tutto un team di 450 persone: «Eado è un acronimo, dove E sta per Eccezionale, A per Azione, D per Dominante e O per Outcome, Risultato. Per quanto mi riguarda, dal punto di vista del design, Eado sta per Efficiente, Attiva, Diversa e Ottimistica. E’ così che incapsuliamo la nuova realtà».
La Changan Eado XT – sigla in codice C211 – non va confusa con un’altra Eado che Changan sta lanciando in contemporanea: la Eado DT, più piccola e destinata a rappresentare l’entry level del marchio cinese, e che della sorella maggiore ha assunto solo il nome per motivi di marketing volti a sfruttarne fascino e celebrità, ma che in realtà è soltanto un facelift della già esistente subcompact Yuexiang V7, nota anche come Alvsin V7.
La XT è stata scelta per migliorare i contenuti del prodotto e ottenere un salto di qualità nello sviluppo. Configura le ambizioni di Changan, impegnata a cambiare i connotati della propria produzione con un salto di qualità che si avverte anche nella nascita di un quarto marchio nell’ambito del gruppo, accanto alla stessa Changan (logo a forma di V), alla OuShang dei monovolumi (con un nuovo logo) e alla KaiCheng con i suoi veicoli commerciali leggeri (logo a forma di A): un brand premium, in uno sviluppo che ricalca i precedenti di Toyota (Lexus) e Nissan (Infiniti), conseguendo un’altra svolta.
«Nei quattro anni alla fine del 2017 – dice Chen Zheng – la prima serie di Eado è stata venduta in 720 mila esemplari, per il 68 per cento a giovani famiglie. Ma la struttura della società cinese cambia rapidamente, anche per effetto delle leggi che dal 2013 consentono alle famiglie di avere più di un figlio. C’è bisogno di auto più capienti per i genitori e i due figli, magari anche la nonna, i bagagli di tutta la famiglia. Forse persino un cagnolino». Molti si dirigono verso gli Mpv. Ma anche senza arrivare a tanto può far comodo un’auto capace. E la Eado si propone.
Lunga 4,71 metri, larga 1,82, alta 1,50, disponibile con un motore aspirato di 1,6 litri e 125 cavalli o un turbo 1,5 da 170 cavalli, la nuova vettura ha avuto una gestazione molto complessa. Spiega Chen Zheng: «Prima di pensare al design abbiamo dovuto studiare l’utente in una Cina in cui anche le famiglie giovani stanno diventando più benestanti. Abbiamo quindi mandato sette dei nostri dipendenti in ogni parte della Cina a documentarsi sulla vita quotidiana dei nostri potenziali clienti. Che cosa facessero durante il weekend, che telefonini avessero, quali attrezzi acquistassero, quali mezzi di trasporto usassero, quali percorsi seguissero. Una precisa mappa per ogni famiglia osservata. E questo perché non vogliamo essere un brand tradizionale, ma il nuovo brand».
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