Dopo averne anticipato filosofia e dettagli nei due precedenti appuntamenti, gli uomini dello stile di Rüsselsheim rompono gli indugi e rendono pubbliche le forme definitive del prototipo che muterà i tratti identitari del marchio. Per la terza volta, Auto&Design è fra le poche testate ammesse alla selettiva anteprima.
La GT X Experimental si manifesta quale crossover di segmento B dalle forme decisamente dinamiche, con un lunotto piuttosto inclinato e le fiancate percorse da piacevoli movimenti di superfici, come del resto impongono i trend attuali.
L’elemento di novità ed interesse, però, risiede nella spessa modanatura giallo fluo che si snoda sinuosa lungo la finestratura laterale, riprendendo quindi il motivo che caratterizzava la coupé GT del 2016: «In molti ci hanno riferito di apprezzare moltissimo quella proposta sportiva» rivela entusiasticamente Mark Adams, il Direttore del design. «Ma si trattava di un’idea di nicchia, difficile da introdurre sul mercato. Questa vettura, invece, potrebbe prefigurare un modello per tutti. E ciò ci rende molto felici».
Al generale criterio di purezza si affianca la calcolata presenza di alcuni grafismi, fra cui un ricorrente disegno trapezoidale giallo: «Serve a rendere più divertente una pulizia altrimenti a rischio di diventare noiosa» continua il designer. All’interno, in più, i rivestimenti in sottilissima pelle scamosciata Velvet (1,2 mm di spessore) permettono di enfatizzare le precise linee di accoppiamento fra i componenti di sedili e pannelli portiera.
L’infotainement avanzato si controlla attraverso un grande comando a barra celato nel tunnel, pratico eppure poco invasivo. Su tutto, infine, domina il frontale Vizor già analizzato negli incontri precedenti: «Ci piace che nella nuova calandra siano integrate le telecamere del sistema di guida autonoma» conclude Adams. «È un po’ come affermare che la tecnologia, ormai, fa parte dell’identità Opel».