Giunta alla sua quarta generazione la Suzuki Jimny non tradisce lo spirito dichiaratamente offroad che la caratterizza sin dagli esordi nei primi Anni 70. A due decenni dall’uscita della precedente versione (la terza, del 1998), questo fuoristrada compatto e leggero torna alla ribalta in una veste fresca e attualizzata che rende omaggio a tutte le caratteristiche più apprezzate delle serie precedenti.

Jimny

«Quasi 50 anni di storia sono certamente una responsabilità, ma rappresentano anche un enorme patrimonio a cui fare riferimento», spiega Hisanori Matsushima, capo del design center di Suzuki Italia. «Per questo, quando abbiamo iniziato a riflettere sulla nuova Jimny, abbiamo voluto chiedere ai nostri clienti che cosa si aspettassero di nuovo e quali fossero gli aspetti a cui non avrebbero mai potuto rinunciare».

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Da questa sintesi è nata la nuova vettura che, nella sua semplicità, appare rassicurante e famigliare, priva di futili compromessi votati all’estetica. Il design si esprime infatti con forme robuste e funzionali che garantiscono una maggiore consapevolezza e manovrabilità in tutte le situazioni di guida.

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Gli elementi stilistici chiave, come le cinque feritoie verticali e i caratteristici gruppi ottici del frontale, sono ulteriormente enfatizzati dalla colorazione scura della mascherina, mentre il design del tetto è studiato per ottenere una migliore abitabilità interna. Il fondo antiurto e i paraurti antigraffio completano le dotazioni della Jimny, la compatta fuoristrada più piccola del mondo.

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«Un accenno particolare lo meritano i colori scelti, otto in tutto, che comprendono due nuove nuance sviluppate esclusivamente per la nuova Jimny: il Kinetic Yellow, una tinta ad alta visibilità pensata per risaltare in condizioni meteo avverse o all’interno dei cantieri, e il Jungle Green, così discreta da fondersi con gli scenari naturali.

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L’abitacolo della Suzuki Jimny è lineare e pratico, quasi spartano, impostato per permettere la chiara percezione dell’angolo laterale di pendenza. La scelta del colore nero e i comandi ideati per un utilizzo rapido e immediato, anche quando si indossano i guanti, aiutano a ridurre al minimo le distrazioni del conducente. Una scelta che nell’era della personalizzazione è certamente controcorrente, ma che incarna a pieno lo spirito di un fuoristrada puro.

(Articolo completo in A&D n. 235)