In poche decine di anni le station wagon sono passate dall’essere una soluzione di compromesso per chi necessitava di più spazio senza badare troppo al look allo status di varianti spesso più rappresentative della gamma di un modello. Specie in mercati come quello italiano, dove una vettura come la BMW Serie 3 vede addirittura 75% delle preferenze andare proprio alla versione Touring. Anche per questo, la nuova generazione, appena lanciata, pone particolare enfasi proprio allo stile della familiare, con soluzioni che la distinguono più che in passato dalla berlina accentuandone le forme muscolose e l’aspetto solido e ben “piazzato”.
Questo si deve non soltanto alle dimensioni più generose, con incrementi in lunghezza, larghezza e altezza (rispettivamente 76, 16 e 8 mm più del modello precedente), ma soprattutto alle proporzioni, al passo più lungo di 41 mm e alle carreggiate allargate, 21 mm dietro e addirittura 33 davanti. Contrariamente ad altri modelli che cercano di snellire la coda con profili affusolati, la Touring enfatizza invece proprio il posteriore: per la prima volta nella storia ultra trentennale di questa variante, il profilo inferiore delle finestrature laterali assume un andamento a salire sottolineato dalle maniglie posteriori, posizionate più in alto rispetto alle anteriori, e dalla poderosa bombatura dei parafanghi mentre le fanalerie sono quasi scomparse dalla vista laterale, ridotte appena ad un un “accento” rosso.
Dentro, lo stile BMW continua a proporre un efficace compromesso tra sofisticatezza e pulizia delle linee, concentrando i molti comandi, in aree ben definite al centro e a lato del volante. Tra le opzioni più raffinate per il bagagliaio ci sono poi i “rails” in alluminio dotati di inserti centrali in gomma che si sollevano di qualche mm quando si chiude il portellone per mantenere il carico fermo e stabile.