Sostenibilità, identità di marca, design chiaro ed emozionale, interazione istintiva. E non ultima, bellezza formale. Sono i temi portanti della C40 Recharge, prima vettura “full electric”, nonché prima Suv-coupé della casa svedese. Ne abbiamo ripercorso la genesi con il team di design Volvo in collegamento per noi da Göteborg.
Suv e coupé
Nata da uno sketch libero volto ad esplorare le possibili configurazioni sportive del Suv XC40, la C40 Recharge mantiene l’assetto rialzato che oggi va per la maggiore e lo unisce a una carrozzeria coupé, caratterizzata da una linea del tetto fortemente discendente.
«Da quel primo sketch ho colto subito l’immagine più emozionale della mobilità elettrica e abbiamo quindi deciso che questo modello avrebbe avuto un futuro», dice Robin Page.
Dettagli che accrescono l’efficienza
Sebbene la piattaforma su cui è costruita (la CMA) possa ospitare anche motorizzazioni termiche o ibride, la C40 Recharge possiede diversi tratti estetici tipici di un’auto elettrica: «L’assenza della griglia frontale, sostituita da un pannello in tinta con la carrozzeria, aumenta l’efficienza aerodinamica del veicolo, così come il disegno specifico dei cerchi, il profilo pulito e la coda che finisce tronca», spiega T John Mayer, Head of Exterior Design.
Infotainment basato su Android
Il sistema multimediale della C40 Recharge è basato su Android e i suoi contenuti possono ricevere aggiornamenti da remoto (over the air). «Le potenzialità del sistema sono enormi», spiega Thomas Stovicek, responsabile del dipartimento User Experience Volvo dal 2020. Il dipartimento diretto da Stovicek, che ha lavorato anche in Facebook, ha il compito di disegnare tutte le grafiche del sistema (ad eccezione di Google Maps) trasmesse dai due display di strumentazione e infotainment.
Interni spaziosi e funzionali
L’impostazione degli interni è rimasta fedele alla XC40: «Non era necessario stravolgere un ambiente pensato da subito come estremamente funzionale e spazioso, ideale anche per un modello elettrico», spiega Lisa Reeves, responsabile dell’Interior Design. «Ci siamo invece concentrati sui temi della sostenibilità, ricercando soluzioni innovative per materiali e rivestimenti di sedili, tappetini, plancia e di ogni elemento che circonda guidatore e passeggeri».
Rivestimenti sostenibili e leggeri
Il cambio di passo è radicale: «La C40 Recharge è la prima Volvo su cui non è possibile avere rivestimenti in pelle», racconta Rekha Meena, Senior Design Manager Colour & Material. «I clienti possono scegliere tra sei diverse ambientazioni per gli interni in combinazione con rivestimenti che hanno origine da bottiglie di PET riciclato o composti da fibre naturali di grande impatto visivo, qualità e resistenza». Rivestimenti che hanno anche un peso minore di quelli tradizionali, con vantaggi diretti in termini di autonomia del pacco batterie da 78 kWh.
di Silvia Baruffaldi, Edoardo Nastri
(Articolo completo in A&D n. 248)