Un abbinamento di curve sensuali e linee tese in un insieme costellato di tanti dettagli tecnici. È il “sensual tech”, il nuovo linguaggio formale del Design Renault di cui è portavoce l’inedito Suv Austral in arrivo nella gamma del costruttore francese nella seconda metà di quest’anno. Per scoprire meglio in che cosa consista e come sia stato interpretato nella genesi di Austral, nel marzo scorso siamo andati a Parigi per vedere la vettura in anteprima e incontrare Agneta Dahlgren, Direttore di Progetto Renault per la piattaforma del segmento C/D.
Una nuova architettura
Per Austral, l’architettura in questione è la CMF-CD di terza generazione, sviluppata congiuntamente nell’ambito dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. «Abbiamo iniziato a lavorare all’Austral con buon anticipo, circa cinque anni fa. Quando si avvia un progetto su una piattaforma molto nuova ci si coordina con gli altri marchi per concordare all’inizio le proporzioni, le geometrie e le dimensioni», spiega Dahlgren, cui non mancano le competenze ingegneristiche visto che al master in industrial design della University of Technology di Compiègne ha fatto precedere un master in industrial engineering conseguito in Svezia, suo paese natale.
OpenR, un mondo digitale
«Naturalmente – prosegue – abbiamo lavorato subito anche alle strategie di design e al messaggio che volevamo consegnare, nonché alle innovazioni da introdurre, e di queste ce n’erano parecchie, sia per Austral sia per la nuova Mégane (quest’ultima basata sulla piattaforma la CMF-EV, per le auto elettriche, N.d.R.), come il display Open-R, inedito per le due vetture. Al dipartimento di Design abbiamo contribuito molto ad ottenere uno schermo il più sottile possibile, ma di grandi dimensioni. Ne abbiamo due, uno orizzontale da 12” di fronte al guidatore e un altro da 12” al centro. Volevamo dare l’impressione di un elemento flottante, senza più visiera al di sopra del quadro strumenti, per dargli tutta l’importanza dentro l’abitacolo, liberando dello spazio a bordo».
Fiancate atletiche
Trattandosi di un Suv, nonché di una vettura per famiglie, la Austral doveva comunicare robustezza e senso di sicurezza, ed è qui che entra in gioco il linguaggio sensual tech: il cofano scolpito, la muscolatura atletica delle fiancate, la linea di cintura che risale posteriormente per esprimere protezione sono tratti forti in cui si inseriscono elementi raffinati come i fari a Led a forma di C con trama interna a losanga, o i gruppi ottici posteriori, sempre a Led, con tecnologia micro-ottica olografica. E ancora, la parte superiore dell’ampia calandra a scacchiera con finitura Ice Black, caratterizzata da una linea orizzontale cromata che si congiunge ai fari.
L’allestimento “esprit Alpine”
«Volevamo però sottolineare anche il dinamismo e la sportività di questa vettura, come mostrano le numerose linee inclinate del design esterno e all’interno. È per questo che sulla Austral abbiamo la versione esprit Alpine, è la prima volta su una vettura Renault», prosegue Dahlgren. Questa inedita livrea “alto di gamma” attinge al Dna della marca sportiva del gruppo Renault e propone – oltre alla A blu del logo Alpine in fiancata – una inedita vernice Grigio Scisto Satinato «che esprime potenza e dinamismo, non è lucido ma neppure opaco, perché così dona più luce al corpo vettura ed è assai meno delicato del “mat” puro in quanto a graffiature. Mi piace molto il contrasto con il tetto nero».
Segno di cambiamento
Ma è forse ancora di più all’interno che l’esprit Alpine impreziosisce la Austral, con sellerie in Alcantara con doppie impunture blu, logo ricamato nei poggiatesta, cinture di sicurezza blu e scritta Alpine sul batticalcagno. «È un segno della nostra nouvelle vague, molto francese, mostra cambiamento e modernità. Stiamo facendo un duro lavoro per adattare sempre il design alla massima qualità. Le cose evolvono molto velocemente oggi in Renault», conclude Agneta Dahlgren, che può certamente parlare a ragione veduta visto che lavora per l’azienda francese da oltre vent’anni. La Renaulution, d’altronde, è appena cominciata.
(Articolo completo in A&D n. 254)