Non è un caso che Hyundai abbia scelto la città di Londra per presentare la Ioniq 6, secondo modello della gamma Ioniq, il marchio solo elettrico del costruttore coreano. «Questo luogo è davvero stimolante per noi creativi. È un incubatore di tendenze», ci racconta Simon Loasby, Vice President, Head of Hyundai Style Group, che incontriamo nella capitale inglese in occasione della presentazione della vettura.
38 mesi di sviluppo
A proposito di tendenze, «la Ioniq 6 segue quella che punta a massimizzare l’efficienza aerodinamica attraverso poche linee e la ricerca di uno stile il più possibile puro», continua Loasby, indicando il tetto della Ioniq 6 definito da un’unica linea che parte dal primo montante e arriva al posteriore senza soluzione di continuità. «Questo tratto ad arco è stato il punto di partenza di un progetto entusiasmante, sviluppato in appena 38 mesi con una tappa intermedia che si chiama Prophecy», dice citando il prototipo svelato nel 2020 e che nello stesso anno si è aggiudicato il Car Design Award per la categoria Concept Cars.
Un’elettrica globale
Quelle proporzioni portate al limite sono state affinate per la produzione in serie e nonostante il risultato finale abbia perso un po’ della sportività della concept car gli elementi identitari non sono cambiati: dai proiettori squadrati allo spoiler posteriore agli oltre 700 Led a forma di Pixel – «immancabili in una Ioniq» – distribuiti tra esterni e interni.
Per il costruttore coreano la Ioniq 6 rappresenta un modello di auto elettrica globale. Ecco perché alla sua realizzazione hanno contribuito i centri stile Hyundai di Europa, Corea e Stati Uniti.
Cx da record
L’utilizzo di una piattaforma riservata esclusivamente alle elettriche (la E-GMP) ha consentito ai progettisti di giocare con le forme, allungando il più possibile il passo (arrivato a 2,95 metri a fronte di 4,85 metri di lunghezza) per ottenere maggiore spazio per il pacco batterie e accrescere l’abitabilità interna. «Per il perfetto scorrimento del flusso d’aria abbiamo ridotto al minimo le aperture all’anteriore e disegnato una fiancata pulita con maniglie a scomparsa e due telecamere al posto dei grandi specchietti. L’obiettivo è stato raggiunto: con un Cx di appena 0,21 la Ioniq 6 è la Hyundai di serie più aerodinamica mai costruita», dice soddisfatto Loasby.
Tanti richiami, poche somiglianze
La Ioniq 6 porta avanti la ricerca del Hyundai Look, la filosofia stilistica che rifugge il family feeling per creare modelli dal design unico appartenenti allo stesso brand. Tanti i richiami, poche le somiglianze: «Proprio come accade con i pezzi degli scacchi. Tutti fanno parte della stessa squadra, ma con ruoli ed estetica differenti», continua Loasby. L’impostazione degli interni, invece, si avvicina a quanto visto sulla Ioniq 5.
Gli interni sostenibili
Sulla plancia a sviluppo orizzontale ritroviamo i due display da 12,3 pollici per strumentazione e sistema infotainment, mentre la console centrale ospita un generoso vano portaoggetti. Per i rivestimenti si è fatto largo uso di materiali ecocompatibili come pelle trattata ecologicamente, tessuti derivati da PET riciclato o moquette proveniente dal riciclo delle reti da pesca trovate in mare. «La sostenibilità è alla base di questo progetto. Non viene solo comunicata dalle sue forme, si può anche toccare», conclude Loasby.
(Articolo completo in A&D n. 256)