«Per il progetto della Temerario la nostra missione era creare una nuova supercar differenziandola al massimo dalla Revuelto. Anche perché i nostri clienti di solito non hanno una sola Lamborghini». La premessa è di Mitja Borkert, direttore del design Lamborghini, autore insieme al suo team di un modello che, assicura, «non ha nemmeno un dettaglio in comune con la Huracàn. La Temerario prosegue il nostro linguaggio di design “Essential and Iconic”, con forme pulite e minimaliste, ma ti comunica in ogni suo millimetro di superficie che avrai il massimo divertimento di guida».
Animata da un nuovo powertrain ibrido che abbina un inedito propulsore V8 biturbo da 4 litri a tre motori elettrici (la potenza complessiva è di 920 cavalli), la Temerario è stata disegnata da foglio bianco e presenta proporzioni diverse dalla Huracàn cui succede nella gamma di Sant’Agata Bolognese, con una lunghezza cresciuta a 4706 mm (di cui circa 40 mm in più nel passo) e un incremento dell’altezza, che misura ora 1201 mm a vantaggio dell’abitabilità interna, «non dimentichiamo che le Lamborghini si guidano anche i pista indossando il casco», fa notare Borkert.
La silhouette atletica è tipicamente Lamborghini, con una forma a cuneo e un picco al centro, ma ciò che distingue subito la Temerario è il segno dell’esagono declinato sul frontale nei gruppi ottici, vera e propria a firma luminosa che si ritrova anche al posteriore accanto agli imponenti terminali di scarico, anche questi esagonali. «Fa parte del nostro dna di design, la firma luminosa esagonale è un tratto distintivo unico, estremamente riconoscibile», sottolinea Borkert. «L’esagono è uno dei simboli più iconici e duraturi del design Lamborghini sin dagli Anni 60».
Anche l’interno è inedito ma coerente con la nuova filosofia “Feel like a pilot” già espressa a bordo della Revuelto, con tre schermi sulla plancia collegati virtualmente dalla funzione “swipe” che consente di trasferire informazioni da un display all’altro. Gli elementi esagonali dell’esterno sono ripresi anche nell’abitacolo, a partire dalle bocchette d’aerazione integrate nella plancia, così come nel design dei display. «Le grafiche esagonali, la scelta di materiali innovativi e pregiati, rendono gli interni di Temerario decisamente sofisticati ed emozionali», osserva ancora Borkert sottolineando come sia stato curato il confort a bordo anche pensando a un impiego meno estremo di questa supersportiva (il vano bagagli anteriore può ospitare due trolley formato cabina, ad esempio).
Ma per chi volesse il massimo della performance c’è la Temerario con il pacchetto Alleggerita: 25 chilogrammi in meno di peso grazie all’impiego esteso della fibra di carbonio, cui si aggiunge il vantaggio di un’aerodinamica ancora più efficiente. La Alleggerita si distingue al momento del lancio per il colore Verde Mercurius (la Temerario “normale” è proposta in Blu Marinus), «ma come sapete siamo i campioni del colore, ne offriamo oltre 400, sempre nell’ottica della massima personalizzazione», conclude Mitja Borkert, con cui continueremo a conversare prossimamente in vista della Cover Story che Auto&Design dedicherà alla Lamborghini Temerario nel numero di novembre. Stay tuned!