La XXI edizione di Autostyle – svoltasi a fine ottobre a Mantova, come di consueto su iniziativa di Berman Spa sotto la direzione del Prof. Roberto Artioli – ha saputo ancora una volta integrare design, tecnologia e sostenibilità, affermandosi non solo come punto di riferimento per il car design, ma anche come laboratorio di idee capace di guardare oltre il settore automobilistico.
Tra le novità, il settore nautico, con gli yacht di Azimut, che ha messo in evidenza il rapporto tra il design delle imbarcazioni e la progettazione automobilistica, rivelandone le similitudini. Federico Lantero, Head of Product Design – Azimut Yachts, ha illustrato la filosofia “Back to Nature” della linea Seadeck, caratterizzata da un design che unisce eleganza e sostenibilità attraverso materiali eco-compatibili e tecnologie per la riduzione delle emissioni, ma anche forme e soluzioni innovative per l’utilizzo quotidiano dell’imbarcazione.
Anche le moto hanno rappresentato un elemento di forte interesse, con modelli esclusivi nati dalla sfida di conciliare l’estetica e i valori di marchi automobilistici di lusso con il mondo motociclistico. Andrea Ferraresi, Direttore Strategy & Centro Stile Ducati, ha mostrato alcune moto esclusive del marchio, a cominciare dalla Diavel realizzata in collaborazione con Lamborghini, alleggerita e con elementi distintivi come cerchi ridisegnati e finiture nello stile delle supercar di Sant’Agata, per esprimere una fusione dinamica tra i valori dei due marchi. La Streetfighter V4 Lamborghini, riprende invece il linguaggio tagliente delle vetture con dettagli ispirati alla Huracan, tra cui un puntale che richiama il brancardo dell’auto e una presa d’aria integrata. Con la Diavel personalizzata Bentley, Ducati affronta una sfida di integrazione ancora più sofisticata, data la differenza di stile con il marchio britannico: il progetto è stato curato in collaborazione con il team Bentley di Robin Page per armonizzare il Dna delle due case. In questo modo, la Diavel Bentley presenta una linea laterale meno sbilanciata in avanti e superfici più morbide, ispirandosi alla Bentley Batur, con cerchi in stile e una sella ridisegnata per evocare lusso e performance. Sempre in ambito motociclistico, Aston Martin ha portato l’esempio della AMB 001, la prima moto della casa britannica, realizzata insieme a Brough Superior per integrare lo stile Aston Martin alle prestazioni motociclistiche di alta gamma.
Immancabile il fascino delle supercar. Dalla presentazione di Flavio Manzoni della nuova Ferrari 12Cilindri, è emersa l’evoluzione dello stile Ferrari: il modello si distingue per un frontale minimalista e forme muscolari ma al contempo geometriche, che trasmettono potenza ed eleganza, segnando un nuovo capitolo stilistico per la casa di Maranello.
Mitja Borkert ha invece raccontato, la genesi del design della Lamborghini Temerario, che mantiene la tradizionale “linea Countach”, distinguendosi però per i volumi sinuosi e una capacità di personalizzazione avanzata. La supercar elettrica cinese YangWang U9, disegnata sotto la guida di Wolfgang Egger, direttore del design del gruppo BYD, ha invece dimostrato come anche i nuovi attori del mercato puntino sul design ricercato, ma con dettagli che sfidano le convenzioni e l’integrazione di tecnologie all’avanguardia. Pagani ha poi affascinato il pubblico con la Utopia Roadster, capolavoro di artigianalità, opera di un piccolo team affiatato e competente.
Momento chiave per i giovani talenti delle scuole di design è stata la premiazione della Design Competition. A conclusione della manifestazione, Simone Soffietti dell’IAAD di Torino ha ricevuto il Press Award, Edoardo Basilissi dell’ISSAM di Modena è stato premiato dalla Giuria dei Centri Stile, e Marco Barbadoro ha vinto il Premio del Pubblico. Per tutti i ragazzi finalisti, questa competizione si conferma un trampolino di lancio verso i centri stile delle principali case automobilistiche, offrendo l’opportunità di presentare idee innovative e farsi conoscere dai professionisti del settore.