La fotografia odierna del trasporto ferroviario notturno europeo rivela un panorama complesso dove le Österreichische Bundesbahnen (ÖBB) emergono da protagoniste. Mentre altri operatori nazionali hanno ceduto ai voli low-cost abbandonando un settore in forte perdita, ÖBB ha addirittura ampliato la propria rete di collegamenti transfrontalieri, decidendo tempo fa di investire 500 milioni di euro per 33 Nightjet di nuova generazione, sviluppati con Siemens Mobility. Questa strategia di lungo termine mira a consolidare la rivitalizzazione dei treni notte come alternativa al trasporto aereo, allineandosi agli obiettivi di sostenibilità dell’UE.

European night trains

L’offerta in Europa
I nuovi convogli che stanno entrando in servizio da fine 2023, servono relazioni internazionali con una composizione fissa di sette carrozze capaci di 230 km/h, ospitando circa 250 persone distribuite tra posti a sedere, vagoni letto con compartimenti singoli o doppi, wc e docce private, oltre a cuccette rivisitate, colori neutri, finiture e materiali pregiati. Ma l’innovazione significativa consta nelle mini-capsule individuali, soluzione che ottimizza spazi e costi operativi. Essa richiama le basiche Platzkart in uso alle RŽD (ferrovie russe), una teoria di letti a castello senza compartimenti, simile a quella dei primissimi treni notte statunitensi.

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Avvolti come in un “bozzolo”
Tuttavia, a differenza di questi, i letti delle nuove carrozze ÖBB sono avvolti in “bozzoli” (Pod) che risolvono il tema della privacy, pur introducendo potenziali criticità legate alla claustrofobia. La rigidità degli spazi, non consentendo riconfigurazioni per l’uso diurno, limita la possibilità di utilizzare i convogli su più turni, impattando sulla redditività del servizio.

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Škoda Sleep in Motion
Un’altra proposta degna di nota ma ancora in fase prototipale, sebbene già testata presso l’Universität für angewandte Kunst di Vienna, è stata presentata da Škoda a InnoTrans 2024: il concept Sleep in Motion, creato da Wilhelm Berbig insieme ad alcuni colleghi austriaci, evoluto da una tesi a un concetto di treno notturno brevettato.

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Le proposte in Italia
Nel contesto italiano, Trenitalia, dopo aver ridotto drasticamente le tratte notturne, ha affidato al consorzio Škoda-Titagarh Firema una commessa di circa 140 milioni, ordinando 70 veicoli per il 2026 entro un accordo-quadro di 730 milioni, corrispondente a 370 carrozze. Pur puntando al comfort alberghiero contemporaneo, il progetto si baserà su concept spaziali più tradizionali, destinati soprattutto all’asse Nord-Sud della penisola.

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Il design per il futuro sostenibile
Il futuro del settore dipenderà molto dalla capacità dei designer di bilanciare efficacemente comfort, operatività, sostenibilità economica ed ambientale, considerando che i treni notturni ad ora non sono ancora profittevoli e necessitano di sussidi per compensare le perdite. L’obiettivo è quello di ridurre ulteriormente l’impronta ecologica dei treni notturni, in linea con le normative europee e le aspettative dei viaggiatori consapevoli.

(Articolo completo su A&D n. 272)