Robert Cumberford coglie l’occasione, in seguito al salone dell’auto di Detroit, per tracciare un ritratto sullo stato dell’industria delle quattro ruote negli Stati Uniti. Un ritratto che, vista la crisi dell’industria nordamericana, non è certo confortante. Di seguito alcuni estratti fra i più significativi e taglienti.

Quest’anno la General Motors era in ripresa, sotto la spinta del design. La Chevrolet ha lanciato la Malibu, un prodotto destinato al cuore del mercato dell’automobile, in contrapposizione ai truck e ai SUV. La concept car Volt della Chevrolet era sicuramente la vettura più significativa dell’intero show; si tratta di un veicolo elettrico dotato di generatore a bordo.

La concept car Honda Accord Coupe di fatto è una preivisione del prossimo modello della Accord di serie, al secondo posto nelle vendite negli Stati Uniti. Non così rilevante, tuttavia, come la concept car ibrida sportiva Toyota FT-HS, che ha il frontale appuntito con lame tipo spazzaneve sui due lati della presa d’aria inferiore. Ha all’incirca le stesse dimensioni della Nissan 350Z e un motore altrettanto grande, ed è probabile che approderà alla produzione.

Il fatto che nessuno dei prototipi giapponesi appaia influenzato dalle tendenze del design europeo o americano deve essere considerato positivo: il travolgente successo finanziario dei marchi del Sol Levante sembra aver dato

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