La sportiva silenziosa. Così Dirk Van Braeckel, direttore del design di Bentley Motors dal 1999, definisce l’essenza delle vetture del marchio. Applicata alle più recenti Continental GT e Flying Spur, questa definizione non ha perso significato.
Il brief assegnato ai designer nell’agosto del 1999 non riguardava una vettura singola, ma una gamma di modelli: una GT e una berlina. Il team era costituito da Van Braeckel, da Raul Pires per gli esterni, e da Robin Page per gli interni. I progetti della GT e della Flying Spur sono stati realizzati in contemporanea fin dall’inizio. La Flying Spur sarebbe diventata la GT quattro porte; per motivi di costruzione dell’immagine, la GT sarebbe stata la prima ad apparire come modello di produzione.
Per ottenere la caratteristica eleganza sportiva Bentley, Van Braeckel e il suo team hanno compiuto un grande sforzo, senza accettare compromessi. Con il frontale corto, molta enfasi è stata posta sui parafanghi posteriori e sull’eleganza tridimensionale in ogni aspetto. Per la GT è stata scelta una silhouette fastback, mentre per la Flying Spur è stato enfatizzato il lato sportivo.
All’interno, pelle e legno erano materiali essenziali irrinunciabili, ma per collocare la Bentley in una prospettiva moderna, la fattura piatta tradizionale della plancia doveva essere sovvertita per ottenere forme maggiormente tridimensionali. “Tuttavia” continua Van Braeckel, “pur aumentando i numeri di produzione, non volevamo rinunciare alla sensazione di qualità della lavorazione”. La plancia è simmetrica come l’emblema alato Bentley, e la modularità dei sedili consente agli occupanti di scegliere la configurazione di seduta. Nello sforzo di catturare l’atmosfera Bentley, gli interni sono completamente rivestiti in pelle o in legno.
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