Una vettura fatta apposta per riscoprire il puro piacere di guida, su strada così come in pista. E’ la richiesta fatta da Giampaolo Dallara, una vita da ingegnere nel mondo delle competizioni, ai tecnici della sua azienda fondata nel 1972 a Varano de’ Melegari. L’esemplare numero 1 gli è stato consegnato proprio oggi, nel giorno del suo ottantunesimo compleanno, ed è di fatto il compendio di tutte le eccellenze della Dallara.
Il design è opera del team di Granstudio di Lowie Vermeersh, che ha lavorato da Torino in costante contatto con gli ingegneri della Dallara per realizzare questa sportiva a motore centrale trasversale pura ed elegante nelle sue forme aerodinamiche, ottenute grazie alla fibra di carbonio.
Nella configurazione di base la Dallara Stradale è una barchetta senza portiere, come le monoposto da competizione. Può essere personalizzata in configurazione roadster con l’aggiunta del parabrezza. Aggiungendo un T-Frame, la vettura diventa targa. E con l’ulteriore aggiunta di due porte con l’apertura ad ala di gabbiano, la vettura diventa un coupé. Per chi vuole utilizzare la vettura prevalentemente in pista, è prevista l’installazione di un’ala posteriore che permette di raggiungere eccezionali livelli di carico aerodinamico, grazie al peso totale contenuto in 855 kg.
“Disegnare la Dallara Stradale è stato realmente come tradurre il sogno di Giampaolo Dallara in una scultura,” dice Lowie Vermeersch. “Un sogno radicato nella bellezza senza tempo della sua Miura e nutrito da una lunga carriera ricca di passione per le corse. Per tale ragione abbiamo evitato di proporre un’idea stilistica precostituita. La forma ha potuto evolversi in modo naturale nel corso del progetto, in continua interazione con gli ingegneri di Dallara, ed è stata guidata da un chiaro senso di eleganza e armonia nelle proporzioni. Questo ci ha permesso di far convergere la bellezza e la prestazione in un disegno che in sostanza esprime onestà. La vettura è così diventata non solo la traduzione di un sogno ma anche un’espressione di quello che consideriamo uno dei valori fondamentali della Dallara.”
Il motore centrale trasversale che anima la Dallara Stradale è un 2.3 sovralimentato, messo a punto insieme alla Bosch (sulla base del 4 cilindri Ford Ecoboost) per prestazioni mozzafiato: 400 Cv, 500 Nm di coppia, una velocità massima di 280 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,25 secondi. La vettura sarà costruita in circa cento esemplari l’anno, per una produzione totale di 600 unità, proprio nell’edificio dove la Dallara ha iniziato la sua attività nel 1972, riallestito appositamente.
La Design Story della Dallara stradale sarà raccontata da Granstudio nel prossimo numero, in uscita a gennaio 2018.