Tra curve della Corniche de l’Esterel, una delle più belle strade della Costa Azzurra, abbiamo guidato la nuova Kia e-Niro. I pregi alla guida di questa crossover di segmento C sono quelli tipici delle auto elettriche: prontezza nella risposta, grazie a tutta la coppia disponibile al tocco dell’acceleratore, grande confort di marcia e silenziosità totale. Il design della Niro – che è disponibile anche con motorizzazione ibrida tradizionale e plug in – è frutto del lavoro sinergico tra il design center del brand in California e quello di Namyang, in Corea.
Le forme della versione elettrica, preannunciate dalla Niro EV Concept svelata al Ces 2018, si basano sulla filosofia stilistica che i designer del costruttore coreano chiamano “Clean and Hight Tech”. All’anteriore notiamo che griglia e paraurti sono stati ridisegnati e, all’interno del “tiger nose”, uno spazio ospita la presa per la ricarica delle batterie. Anche i proiettori sono differenti rispetto alle altre versioni e mostrano all’interno delle finiture blu inedite. La Kia e-Niro viaggia inoltre su nuovi cerchi in lega da 17 pollici con finitura bicolore. Elementi estetici specifici caratterizzano anche l’abitacolo della Niro a batteria. La leva del cambio è scomparsa ed è stata sostituita da un nuovo selettore rotante “shift by wire”.
L’assenza del tunnel di trasmissione ha permesso ai progettisti Kia di creare un’area di stoccaggio più ampia alla base della consolle centrale. Sul cruscotto le finiture blu fanno eco alla quelle che troviamo all’esterno. Al centro della plancia spicca il touchscreen da 7 pollici per la gestione delle funzioni dell’infotainment. Davanti agli occhi del guidatore c’è un display Lcd, anch’esso da 7 pollici, che mostra tutte le informazioni di guida tra cui lo stato di carica della batteria. Sotto al cofano il propulsore termico è stato sostituito da un motore elettrico alimentato da un pacco batterie da 64 kWh, lo stesso che troviamo sulla cugina Hyundai Kona, che garantisce alla e-Niro un’autonomia dichiarata di 455 chilometri.
