Con 4 metri e 74 di lunghezza e un interno concepito per accogliere fino a sette passeggeri, l’ultima proposta della Casa iberica si affaccia a un segmento dai contorni inediti per il brand. E dal vivo, sulle colline intorno a Barcellona dove abbiamo avuto modo di provarla, l’intento di regalarle una presenza stilistica importante si fa decisamente avvertibile: le proporzioni e lo sviluppo del muso, più riuscito che nelle immagini fotografiche, appaiono eloquenti in tal senso.

Tarraco

Del resto la carrozzeria, come ci aveva raccontato il capo del design Seat Alejandro Mesonero, costituisce l’anello di congiunzione fra la gamma attuale e gli sviluppi che emergeranno nel 2019 (vedi Auto&Design n. 234, in uscita il prossimo mese di gennaio). Gradevoli le otto tinte di cui può vestirsi, fra cui spiccano per riuscita il Verde Mimetico e il Blu Atlantico.

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Solo accedendo all’abitacolo, però, si percepisce appieno il potenziale qualitativo che Seat è in grado di esprimere. Colpisce la grande precisione di disegno e assemblaggio, perfino in dettagli come la cornice del display centrale, mentre le modanature sulla plancia indulgono in un gradevole effetto legno di noce sulla ricercata versione XCellence e in una texture metallica e tridimensionale per la più accessibile Style. Indovinate le sellerie, giocate sui toni del marrone e sulla combinazione di tessuti diversi, fra cui l’Alcantara, per trasmettere una certa sensazione di calore: «Abbiamo curato i materiali con la massima attenzione – conferma Rodrigo Vázquez, interior designer – con l’obiettivo di ricreare la piacevolezza di un’atmosfera quasi domestica». Chissà che non si tratti del modo giusto per sedurre nuovi clienti abituati alle raffinatezze da tedesche. Non a caso, la Tarraco si produce a Wolfsburg…

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