Luciano D’Ambrosio, fondatore del centro stile LDA Design, ha proposto una sfida ai creativi del suo team: immaginare un veicolo dalle soluzioni stilistiche innovative per le competizioni automobilistiche. «L’occasione è arrivata durante il lockdown imposto dalla pandemia di coronavirus, un momento in cui abbiamo avuto più tempo per riflettere e da dedicare a progetti insoliti», spiega D’Ambrosio. L’idea è arrivata subito: «Disegnare un Suv per Le Mans. Inizialmente è partito come un gioco, ma poi la sfida si è fatta seria». Il pensiero può sembrare bizzarro, ma non è così lontano dalla realtà come potremmo pensare: «Oggi sul mercato ci sono Suv di ogni tipologia, alcuni dei quali con una forte anima e identità sportiva». Ecco i progetti (design story completa su Auto&Design no. 246).

LDA Studio, un Suv per Le Mans
Nel campionato immaginato da LDA si confronteranno piloti con specialità differenti, tra esperti di pista, fuoristrada e gamer, che si metteranno alla guida di prototipi in grado di cambiare forma in pochi secondi a seconda del terreno di gara. La tabella mostra le qualità dei singoli veicoli a seconda del campo di competizione.
LDA Studio, un Suv per Le Mans

SKI
Il progetto nasce osservando l’assetto degli sciatori. La vettura ha due pattini laterali in mezzo ai quali prende forma l’abitacolo. Questi elementi permettono, proprio come accade con gli sci, di modificare passo e inclinazione del veicolo nelle curve aumentando addirittura la carreggiata nei passaggi più estremi. Il cingolo di gomma che compone le ruote può modificare la sua altezza, avendo così effetti anche su quella del veicolo, grazie a un pistoncino interno in grado di cambiare forma.

LDA Studio, un Suv per Le Mans

ZON-R
Il trucco della Zon-R è nelle ruote. In ognuna di esse c’è un motore elettrico e la loro forma permette la fuoriuscita di tasselli supplementari perfetti per i fondi a scarsa aderenza, come neve, ghiaccio o ghiaia, o dove si rischia di sprofondare, come la sabbia. L’assetto variabile garantisce un Cx ottimale, mentre le batterie che alimentano i motori sono facilmente sostituibili durante un pit stop.

LDA Studio, un Suv per Le Mans

BR-1
Questo veicolo è mosso da un propulsore ibrido la cui potenza viene gestita dalla trazione integrale. La vettura ha diversi elementi tipici dei mezzi stradali ad alte prestazioni come minigonne, estrattori e spoiler che possono essere sostituiti con appendici espressamente dedicate all’offroad. La BR-1 ha inoltre sospensioni ad assetto variabile.

LDA Studio, un Suv per Le Mans

KNGROO
La Kngroo è mossa da un doppio motore elettrico che le assicura potenza e trazione sulle quattro ruote. Il pacco batteria, facilmente sostituibile in pochi secondi, è posizionato nella zona posteriore dell’auto, mentre lo spoiler a geometria variabile assicura un’adeguata deportanza in diverse situazioni. Anche la Kngroo può alzarsi e abbassarsi a seconda del terreno di gara.

LDA Studio, un Suv per Le Mans
LDA Studio, un Suv per Le Mans

ATOM
La propulsione a idrogeno della Atom non è l’unica peculiarità del progetto. Questa vettura ha una scocca esterna portante in carbonio con rollbar integrato, caratteristiche che permettono all’abitacolo di essere flottante, rimanendo in posizione neutra mentre il resto del telaio segue i movimenti del terreno. I vantaggi per il pilota sono innumerevoli vista la totale assenza di vibrazioni.