Manca un mese alla fine dell’inverno quando visitiamo il Toyota Europe Design Development, immerso nella cornice scenografica delle colline di Sophia Antipolis, vicino a Nizza. Non sorprende che il più grande costruttore giapponese abbia inaugurato qui nel 2000 il suo centro di design europeo: un edificio ampio e luminoso progettato e costruito appositamente, dove in due decenni sono nati modelli di concetto e di serie fondamentali per i brand Toyota e Lexus.
La creatività non va in lockdown
Come la maggior parte degli eventi in calendario nel 2020, anche le celebrazioni dei vent’anni di attività di ED2 – l’acronimo con cui è noto il design center – hanno dovuto inevitabilmente essere rinviate a causa della pandemia. La creatività non è però mai andata in lockdown. «Per fortuna, il nostro fantastico team ha trovato le modalità per tenere vivo e attivo lo spirito creativo dello studio e la nostra produttività ha continuato a prosperare», ci racconta Ian Cartabiano, President di ED2.
Crossover compatto e accattivante
E’ così che in pochi mesi ha preso forma la Aygo X Prologue, accattivante concetto di crossover deputata al ruolo di ambasciatrice – per ora solo nello stile esterno – di una prossima vettura di produzione nel segmento delle super-compatte, oggi abbandonato da diversi costruttori. «Di solito le automobili di segmento A sono carine e giocose, noi abbiamo invece ricercato un aspetto più provocante e sorprendente, per una vettura agile in cui i volumi appaiono sollevati e spinti in avanti, pur mantenendo un baricentro basso», spiega Lance Scott, design Director di ED2, indicando una tavola riassuntiva del tema esterno in cui spicca come concetto chiave “Spiced up Fun X”.
Intersezione di elementi
La tipologia crossover, simboleggiata dalla X, è stata insomma resa più pepata e dinamica. La X rappresenta inoltre un tratto di continuità con l’attuale Aygo, dove questo segno grafico contraddistingue con forza il frontale. Sulla nuova concept, però, l’incrocio di linee diventa intersezione di elementi, in particolare nel trattamento dei gruppi ottici anteriori e posteriori che si fondono in un’unica striscia luminosa sagomata intorno ai volumi del cofano e del portellone.
Seguire il proprio DNA
«L’obbiettivo è portare nel segmento A un’iniezione di stile, energia ed emozione, evitando l’aspetto modesto. Ritengo che tutti abbiano diritto a una vettura “cool”, a prescindere dal reddito, e in questo seguiamo il nostro Dna», conferma Cartabiano. L’assetto da atleta ai blocchi di partenza e il buon bilanciamento dei volumi, nonostante le proporzioni insolite, sono resi possibili dalla versatilità della piattaforma Toyota GA-B. Questa architettura, molto apprezzata dai designer, è la base anche dell’ultima Yaris, modello che pone in evidenza i parafanghi.
Gli influssi sul futuro
Anche questo, dunque, è un esempio dei numerosi temi esplorati a Sophia Antipolis che avranno un influsso sui modelli del gruppo Toyota, e non soltanto in Europa. «Gli ultimi anni hanno mostrato una crescita delle proposte di design, supportate da Simon Humphries, capo del Global Design, nel nostro quartier generale in Giappone», osserva ancora Cartabiano, che definisce il suo team internazionale «piccolo, ma di grande impatto». Il traguardo per i prossimi decenni va oltre la semplice gamma di prodotti: «I designer di ED2 sono più che stilisti, sono dei futurologi. Continuiamo a disegnare le prossime belle vetture della nostra azienda, ma ci focalizziamo sempre di più sulla mobilità creando visioni sulla società, le sue esigenze, le infrastrutture e i concetti che faranno muovere il mondo di domani».
Silvia Baruffaldi, Edoardo Nastri
(Articolo completo in A&D n. 247)