Nissan è stata una delle prime case automobilistiche a credere nell’”elettrico per le masse” con la Leaf. Oggi, a molti anni di distanza dal lancio della sua prima EV, il costruttore giapponese propone un nuovo modello alimentato a batterie. Si tratta della Ariya, che per Nissan non rappresenta soltanto il suo primo crossover elettrico, ma anche e soprattutto un importante punto di svolta in termini di design.
Con la Nissan Ariya debutta infatti un nuovo linguaggio stilistico che evolve linee e proporzioni degli attuali modelli della casa giapponese. Realizzata sulla nuova piattaforma CMF-EV, è lunga 4,59 metri, ma le forme della carrozzeria la fanno sembrare più grande di quanto in realtà non sia. Nel frontale domina una grande calandra nera completamente carenata che ingloba i gruppi ottici – evoluzione della forma V-Motion tipica di Nissan – e che al centro custodisce il nuovo logo del brand retroilluminato. Sulla Ariya la forma segue la funzione e per questo motivo le fiancate sono pulite e corrono lineari verso la coda massiccia, dove i protagonisti sono i gruppi ottici costituiti da un unico lungo elemento luminoso che corre da un lato all’altro della vettura.
Gli interni riprendono lo stile minimal degli esterni e, nel pieno rispetto dello stile giapponese, puntano su forme semplici e lineari, accogliendo con eleganza tanti elementi tecnologici ben rappresentati dai tasti a sfioramento sulla plancia e dai due schermi da 12,3 pollici affiancati, uno con funzione di quadro strumenti, l’altro di infotainment. Per la Ariya Nissan ha messo a punto due tagli di batteria: da 63 o 87 kWh, quest’ultimo abbinato anche a due motori e alla trazione integrale, per autonomie fino a 500 km. Ma nel futuro di Nissan non c’è solo l’elettrico. Presto il listino della Qashqai si amplierà con l’arrivo della variante e-Power. Si tratta di un powertrain ibrido in cui un motore a benzina svolge il ruolo di generatore, mentre la trazione è assicurata dal solo motore ad elettroni. In questo modo, si può viaggiare sempre in elettrico, senza mai dover ricaricare la vettura, che prenderà l’energia necessaria recuperandola in frenata o dal motore a benzina.