Al Suv Emkoo, presentato alla fine di aprile, la GAC Motor affida la sua rinascita dopo un paio di anni turbolenti. «Guidati dal nuovo concetto di design Hi-tech Industrial Aesthetics – afferma Fan Zhang – abbiamo progettato una vettura che ci porta nel futuro. Con linee di carattere nette, una postura dinamica e un disegno hi-tech ha ricostruito il paradigma del design automobilistico futuro nell’età dell’intelligenza».
Quattro centri di design
Fan, con un passato in Mercedes (suoi gli esterni per il concept della A-Class) è da undici anni a capo del design del Gruppo GAC (Guangzhou Automotive Group Company), che oltre alle originali joint-venture e a GAC Motor dispone oggi anche del marchio GAC Aion destinato alle “nuove energie” e si articola in quattro centri di design: Guangzhou (headquarter), Shanghai, Los Angeles e Milano.
Investire nel futuro
«Emkoo è uno sguardo al futuro», afferma Fan, che poi spiega di non avere avuto alternative. «In Europa e in America il design non evolve rapidamente, ma può affidarsi al retaggio del passato. Noi siamo invece un marchio nuovo e possiamo soltanto affidarci a quello che è nuovo, quindi dobbiamo investire nel futuro».
La linea di cintura come una freccia
Emkoo è «un design molto audace e innovativo, più forte della media, qualcosa di unico da offrire ai nostri clienti». Il frontale un po’ basso, il posteriore un po’ alto, spiega; e poi i gruppi ottici che, visti di profilo, sembrano la punta di una freccia, le linee di carattere dal cofano alla fiancata che rivelano un tema battezzato “Recurve Kinetics”, la linea di cintura come una freccia, la piega bassa e i montanti C che ricordano un arco teso.
Calandra olistica
L’unicità di Emkoo, secondo Fan, sta per esempio nella calandra: «Non più una grande apertura lamellare, ma qualcosa olistico, senza chiari confini, con elementi bidimensionali e linee parametriche; mentre i gruppi ottici – un particolare molto importante nelle auto d’oggi – sono formati da piccoli elementi rettangolari che si accendono indipendentemente, con un’animazione che crea una specie di show luminoso. Quest’auto è molto più che un mezzo di trasporto: abbiamo dato una nuova funzione ai suoni con l’aiuto di un musicista che ha saputo fondere cyber sound e tradizione cinese».
Un motivo ispirato dal cerchio
Agli esterni potenti e muscolosi fanno da contrasto gli interni, raffinati e semplici, “caratterizzati da finezza, sensualità e razionalità”. Curati da Bolun Wang, Qin Li, Di Zhou, Shuobin Wang e Yajie Fang, con C&T affidato a Qianqian Ren e Mingpu Ruan, sono molto “cinesi” per l’introduzione di un motivo ispirato al cerchio, che nella tradizione millenaria locale esprime perfezione sublime e che in questa interpretazione hi-tech unisce serenità e funzionalità. In GAC c’è entusiasmo. «Viviamo il migliore e il peggiore momento nella storia dell’auto», osserva Fan: «Il migliore perché non abbiamo paura di provare
cose nuove, nell’ambito di una Cina che è diventata la nuova arena del design innovativo, il peggiore perché dobbiamo farlo e questo è estenuante. Senza un passato, dobbiamo spingerci nel futuro».
(Articolo completo in A&D n. 255)