Il ritorno di un’icona. Con l’ID. Buzz (design story completa su Auto&Design no. 254), la Volkswagen porta il Dna del T1 nel presente e nel futuro. Come il primo Bulli del 1950, i nuovi modelli hanno un design pulito e funzionale, ma allo stesso tempo evocano grandi emozioni. Come è stato possibile? «Il T1 è stato un’icona degli anni ‘50», dice Jozef Kabaň, capo del Design Volkswagen. «Con l’ID. Buzz, stiamo trasferendo il suo Dna nell’era della mobilità elettrica, portando i geni e gli elementi di design dell’icona nell’era digitale. L’ID. Buzz è senza tempo, sostenibile ed estremamente funzionale allo stesso tempo. Queste qualità lo rendono unico. Attira molta simpatia e senso di appartenenza». Ridisegnare un oggetto così speciale è il sogno di tutti i designer. Nel caso di ID. Buzz il progetto è stato ancora più avvincente, visto che si trattava di far rinascere il mitico pulmino nell’era della mobilità elettrica mantenendone tutte le valenze positive e il forte appeal emotivo.
Con le sue linee l’ID. Buzz riprende la filosofia stilistica del suo illustre antenato T1. «E’ un’icona che ha molto a che fare con la semplicità», racconta Marco Antonio Pavone, responsabile del Design Esterno Volkswagen. «Ogni bambino può disegnare un’auto come la T1 con poche linee e quando vedo l’ID. Buzz, posso dire: ‘Wow, ci è venuto davvero bene», aggiunge Roland Faller, responsabile del Design Esterno della Volkswagen Veicoli Commerciali, che prosegue: «L’ID. Buzz Cargo non è solo un furgone pratico, ma è anche una notevole innovazione, con il suo design espressivo e l’elevato grado di funzionalità». L’ID. Buzz rappresenta a tutti gli effetti un ponte tra passato e futuro. Per questo ai designer del centro stile Volkswagen è stato assegnato un compito duplice: evocare l’immagine del T1 attraverso alcuni elementi di stile tipici ed esprimere coerenza con la filosofia di design della nuova famiglia ID costruita sulla piattaforma MEB.
La trazione elettrica compatta e la batteria integrata nel pianale del veicolo si traducono in un open space e in un concetto di volumi che mette ancora di più al centro le persone e le loro esigenze. Il conducente e i passeggeri hanno a disposizione molto spazio e numerosi vani portaoggetti e interfacce, mentre la sensazione è generosa, leggera e ariosa. Jozef Kabaň: «Abbiamo sviluppato un layout del veicolo con un concetto di interni molto logico e intuitivo e un uso variabile dello spazio». I sedili anteriori dell’ID. Buzz sono situati in una posizione relativamente alta, tipica dei furgoni, e sono dotati di braccioli. Per gli interni è stata mantenuta l’impostazione orizzontale della plancia. Linearità e pulizia formale sono il leit motiv dell’abitacolo, proprio come per l’esterno. I designer hanno voluto portare all’interno di ID. Buzz quel feeling domestico, di veicolo da abitare, che ha sempre connotato il T1. L’obbiettivo è trasmettere il senso di benessere, il sentirsi come a casa e per questo tutto è stato organizzato con estrema semplicità, ma con grande cura dei dettagli per un ambiente moderno, con un’interfaccia digitale intuitiva da usare come il proprio smartphone.