Nel 1983, Renault svela quella che può essere considerata la prima “voiture à vivre”: Renault Espace. Nel giro di cinque generazioni, il modello è diventato una vera e propria icona del settore automotive. La nuova Espace si è trasformata in un Suv a 5 o 7 posti, nato per rafforzare l’offensiva del costruttore francese nei segmenti C e D. Con la calandra verticale, il cofano scolpito, la linea del tetto spiovente e l’alettone posteriore, l’Espace ha un design atletico esaltato da tre stili diversi, in funzione dell’allestimento prescelto: Techno, Iconic o Esprit Alpine.

Abbiamo guidato la vettura sulle strade del Portogallo in versione ibrida, registrando un certo dinamismo, grazie anche alle quattro ruote sterzanti, e consumi di carburanti particolarmente efficienti. Prima rivoluzionario e poi visionario, l’Espace, la cui nuova generazione è stata disegnata dal team guidato da Gilles Vidal, si è sempre evoluto al passo con i tempi. La scelta di nuovi materiali e la buona qualità di assemblaggio mettono in risalto gli interni. Tra gli equipaggiamenti salienti c’è il grande tetto panoramico in cristallo di oltre un metro quadrato.

All’interno l’abitacolo ha adottato il grande schermo OpenR per la gestione del sistema infotainment, come su Mégane E-Tech e Austral. Le dimensioni esterne sono più compatte (è lungo 4,72 metri, ossia 14 cm in meno rispetto alla generazione precedente), così come il peso ridotto di 215 kg rispetto al modello precedente. La nuova Espace è disponibile solo ibrida con motore E-Tech Full Hybrid da 200 cavalli. Il modello ha fatto il pieno di dispositivi di assistenza alla guida (sono 32).