Bici elettriche smart, per lasciarsi dietro il traffico in città e bici in materiali ricercati, persino su misura come usava un tempo, per “spostamenti dolci”. Sono un’alternativa possibile all’auto e attirano l’attenzione progettuale di molti. Questione, forse, legata al cambiamento degli stili di vita – esteso a tutti i desideri e gusti possibili – ma certamente il fenomeno è anche da iscriversi ad un generale, e necessario, ripensamento della mobilità urbana. Ne sono convinti in Ducati Energia che con il progetto della bici a pedalata assistita Free Duck 2 hanno intrapreso una ricerca puntuale nell’ambito del biking eco-sostenibile. Il modello proposto integra nella ruota posteriore, progettata come un dispositivo a sé, tutti i requisiti meccanici ed elettronici; quest’ultima è vendibile separatamente e permette quindi a chiunque di trasformare la propria bici in poche mosse.

Forte di una tradizione all’elettrico di quasi quarant’anni, Piaggio affronta il tema della bici a pedalata assistita con un modello ad alte prestazioni che dal punto di vista tecnologico offre, grazie al suo motore di grande potenza, e interamente disegnato intorno all’asse pedale, inedite prestazioni. Come permettere di usare il mezzo in una modalità “fitness”, variando il contributo del motore con una percentuale di assistenza sulla pedalata in funzione allo sforzo. Anche la connettività, garantita dalla tecnologia PMP della casa è progettata, in modo che la Piaggio Electric Bike si presti ad essere, oltre che un esempio avanzato di mobilità urbana, anche un intelligente e sicuro strumento di assistenza e informazione sulla strada.

Parlando di bici elettrica è stata svelata all’ultima edizione di Eurobike, quella “speciale” di Giugiaro Design per il brand olandese Gazzelle che vanta più di un secolo di esperienza nel settore, e che attraverso questa collaborazione vuole rinnovare i codici stilistici della tipologia in questione. Per la Gazzelle concept E-bike, che sarà disponibile in edizione limitata dal prossimo anno, il team italiano ha lavorato in termini di integrazione armoniosa tra i vari componenti. Ad esempio le parti del motore e delle batterie sono incorporate nel telaio con grande appropriatezza, con un ragionamento di fondo che lascia alla parte superiore comunicare le caratteristiche di usabilità e comfort mentre quella inferiore si differenzia per la “carrozzeria” più tecnologica.

Versioni speciali anche per due note case automobilistiche, Pininfarina e Alfa Romeo. La prima, con la tiratura in sole trenta unità della sua bici, rende omaggio al suo anno di origine. Il modello è realizzato in modo completamente artigianale con parti in radica e pelle intrecciata per il sellino e il manubrio. Ma non tragga in inganno la veste retrò, visto che la bici è accessoriata da optional quali un motore elettrico miniaturizzato, speciali luci led e un sistema di ricarica per smarthpone collegato alla dinamo. È interamente costruita a mano anche la bicicletta sportiva del Centro Stile Alfa Romeo prodotta da Compagnia Ducale. Punto di forza progettuale è l’alleggerimento massimo del telaio in fibra di carbonio dal profilo a C, che si rifà a soluzioni presenti nell’Alfa Romeo 4C, omaggiata anche nei tratti stilizzati del telaio che disegnano un quattro capovolto.

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