Secondo recenti previsioni, entro 40 anni il parco autoveicolistico mondiale potrebbe più che raddoppiare ed è quindi indispensabile lavorare seriamente sul fronte ambientale per evitare una crescita enorme di emissioni nocive. I costruttori stanno decisamente intensificando il loro impegno in questa direzione, offrendo soluzioni “ecologiche” proponibili dal brevissimo al breve-medio termine.

Se ne è avuta conferma allo scorso salone di Francoforte, dove tutti i prototipi prevedevano o erano già equipaggiati con motorizzazioni alternative a quella termiche tradizionali, in grado di abbattere consumi ed emissioni. Grande spazio alla soluzione ibrida e a quella bi-fuel; ma, soprattutto, riflettori puntati sul motore elettrico che, grazie alle batterie agli ioni di litio, inizia a raccogliere le prime vittorie nella battaglia contro il nemico di sempre: l’autonomia.

Interessante anche osservare come si stia utilizzando questo nuovo step evolutivo. Ad esempio, c’è chi propone il motore elettrico su di una base nata per quello termico, proponendo all’utente una soluzione “rassicurante”: la tecnologia è nuova, ma l’aspetto è quello collaudato. È il caso della Hyundai i10 elettrica, della Mini E ed in parte della Smart fortwo electric drive: in parte, poiché in origine la Smart era stata concepita per la trazione elettrica, che avrebbe dovuto subito affiancare quella termica.

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