Peugeot 3008
Peugeot 3008

Non una semplice riedizione, ma un salto generazionale tangibile, con l’impostazione del veicolo che si allontana dalle fattezze del monovolume per sposare le caratteristiche del Suv. Si presenta così la nuova Peugeot 3008, che abbiamo avuto modo di vedere da vicino prima del debutto al Mondial di Parigi in ottobre.

«La 308 ha rappresentato il punto di svolta per il rilancio della marca e per un posizionamento più elevato dei suoi prodotti. Ora con la 3008 si apre una nuova fase», ha detto Maxime Picat a proposito di questo nuovo Suv di segmento medio, il primo modello, inoltre, ad essere lanciato da quando lui occupa il ruolo di Brand CEO di Peugeot. Le due vetture citate hanno in comune la piattaforma EMP2, che ha consentito a ciascuna di ridurre il proprio peso di circa 100 kg.

Più snella ma forte di carattere, la 3008 «è il capostipite di una nuova generazione di Suv che valorizza le caratteristiche più apprezzate dai clienti, come l’altezza da terra, le ruote grandi e il look robusto, ma volutamente non presenta tratti troppo aggressivi», spiega il direttore del design Peugeot Gilles Vidal. «Per ottenere questa nuova immagine – prosegue – abbiamo giocato sull’eleganza delle linee tese e dei volumi scolpiti, evitando però di sovraccaricarla di elementi per renderla eccessivamente muscolare».

Il trattamento delle superfici, così come gli stilemi principali e un uso sapiente degli inserti cromati lavorati in tridimensione, fanno tesoro dell’esperienza fatta sulle più recenti concept car Peugeot, dalla Quartz alla Onyx, alla Exalt; la 3008 GT riprende persino la particolare verniciatura bicolore con taglio diagonale che caratterizza la fiancata di quei prototipi. Oltre alle proporzioni (è più lunga di 8 cm rispetto alla precedente, mentre larghezza e altezza totale sono invariate ma è cresciuta di 5 cm l’altezza da terra, dunque il corpo vettura è più basso e slanciato), la nuova 3008 presenta un trattamento originale e di grande effetto del padiglione: «Lo chiamiamo Black Diamond», precisa Vidal, «con tetto e montante di coda nero, una sorta di scrigno che racchiude al centro un abitacolo prezioso».

All’interno si cela in effetti un tesoro tecnologico, l’ormai noto ed apprezzato i-Cockpit, evoluto però in una versione “2.0” che debutta proprio sulla 3008, con volante ulteriormente ridotto e un sistema di visualizzazione ancora più efficiente. Perfettamente integrato nell’abitacolo, spiega Vidal: «L’ergonomia è stata il nostro primo fattore guida. Abbiamo identificato tre strati di interazione, che coinvolgono occhi, mani e corpo. In alto, c’è ciò che si guarda: la strada e i monitor; subito sotto, ciò che si tocca: volante e comandi; in basso, infine, le sedute e gli appoggiabraccia»