Bugatti presenta in California la sua ultima creazione: la Divo. Il marchio di lusso francese ha sviluppato una supercar realizzata per una totale agilità e per prestazioni di guida ottimali su strade tortuose. Con la Divo, Bugatti vuole far rivivere la carrozzeria artigianale della tradizione. «Divo è un ulteriore esempio della nostra filosofia di design in cui la forma segue la funzione. In questo caso, gli ingegneri e i progettisti si sono concentrati sulla creazione di un veicolo focalizzato sulle velocità in curva e sulla dinamica laterale», ha detto Achim Anscheidt, direttore del design Bugatti, descrivendo il linguaggio stilistico della vettura.

BUGATTI DIVO
BUGATTI DIVO

«Il nostro compito era sviluppare un veicolo diverso dalla Chiron, ma che fosse immediatamente riconoscibile come una vera Bugatti. Per noi designer questo significava che i tre elementi chiave della Casa rimanessero al loro posto: la griglia anteriore a forma di ferro di cavallo, la tipica linea della firma Bugatti lungo i fianchi del veicolo e la caratteristica pinna che definisce l’asse longitudinale dell’auto vista dall’alto e che deriva nelle forme dalla Tipo 57 Atlantic».

BUGATTI DIVO
BUGATTI DIVO
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La linea è più affusolata e contribuisce a far sembrare la supercar più lunga. Le nuove proporzioni consentono una divisione orizzontale visiva del corpo, rafforzata da uno speciale schema di colori. Sulla parte superiore, più elegante, è stata dipinta una finitura opaca in argento “Titanium Liquid Silver” sviluppata appositamente per la Divo. Le lunghe zone a cupola dalle superfici lisce lungo il montante posteriore e le sezioni laterali posteriori spostano, attraverso un effetto ottico, la cabina del conducente in avanti. L’effetto le conferisce un aspetto estremamente dinamico anche da ferma.

BUGATTI DIVO

Il caratteristico colore “Divo Racing Blue” è utilizzato anche come tonalità dell’Alcantara che riveste gli interni. Questo colore domina quasi tutta la sezione del conducente, mentre per la parte del passeggero, fornisce solo accenti selezionati nella sezione del passeggero più scura. Un altro legame stilistico tra interno ed esterno è dato dai rivestimenti delle portiere e dalle aree dei sedili, che presentano una struttura romboidale tridimensionale ricamata con una configurazione algoritmica, che reinterpreta la struttura della griglia e delle luci posteriori.