Car Designer: un bel mestiere di nome, ma difficile da spiegare al grande pubblico. Io lo sono diventato 66 anni fa e da allora per me è stato quasi impossibile descrivere agli altri che cosa sia effettivamente un car designer, che cosa faccia di preciso e quali aspirazioni abbia in mente quando svolge gli incarichi affidati o che si è autoimposto/a. Finora, nessun libro aveva mai nemmeno provato a informare il mondo su questa attività impegnativa, affascinante e tanto complessa da essere scoraggiante, partendo dal suo interno. I testi accademici, decisamente troppo numerosi, sono immancabilmente inaccurati e di difficile lettura. Patrick le Quément trascorse metà secolo nel mondo del design automobilistico, passando dalla bozza dell’anello copriruota per una Simca, ormai da lungo tempo dimenticata, all’essere uno dei responsabili di design aziendale più rispettati, quando nel 2009 andò in pensione, ritirandosi per fortuna soltanto dall’ambito automobilistico e non dal design.

Questo eccellente libro non è né un’autobiografia, né un manuale. I lettori devono sforzarsi di riflettere per poter beneficiare appieno del materiale offerto: come suggerito dal titolo, devono leggere tra le righe. Questi sforzi, però, sono ampiamente ricompensati con il trattato più completo sul design automobilistico che io abbia mai visto o di cui abbia mai sentito parlare. In cinquanta capitoli apparentemente poco collegati tra loro, il punto di vista intelligente di le Quément fornisce spunti che consentono ad un lettore tenace e perspicace di decifrare tutti gli aspetti del design automobilistico. In maniera straordinariamente concisa, fa chiarezza sul significato delle parole “stile” e “design” e sull’importanza che rivestono in questo contesto.

Fa accenno ai successi e agli errori dei manager industriali, che non sanno nulla in materia di design, ma prendono decisioni che comportano conseguenze enormi. Commenta le questioni di tecnica e competenze, le differenze culturali nei numerosi Paesi in cui lavorò e le rivalità tra discipline contrapposte (designer, ingegneri, contabili analitici, marketer e dirigenti), che devono collaborare, spesso in forte attrito. Scritto in francese, accuratamente tradotto nell’inglese della Regina, in seguito esteso e commentato dall’amico e collaboratore di le Quément, Stéphane Geffray, e brillantemente illustrato da Gernot Bracht, nel suo complesso è un piacere per la lettura. Ogni studente e apprendista designer dovrebbe leggerlo: la loro vita da car designer ne trarrebbe enorme vantaggio.