Una supercar con la spina dal design elegante, definita da superfici morbide e pulizia formale. La McLaren Artura debutta come unica supercar del segmento con powetrain ibrido plug-in affinando i canoni estetici del costruttore inglese e rendendoli più eleganti. Costruita sulla nuova piattaforma in fibra di carbonio di McLaren, la MCLA, dedicata a veicoli elettrificati, la Artura è spinta da un 3.0 V6 abbinato a un motore elettrico per una potenza totale di 680 cavalli e 30 chilometri di autonomia in elettrico.

«La nostra missione era quella di creare un pezzo di pura scultura tecnica, dove la tecnologia non distrae ma migliora l’esperienza visiva. Siamo stati guidati da tre frasi chiave: purezza, scultura tecnica e cura per i dettagli. La purezza non è solo quella delle linee, ma comprende l’integrazione di tutti i componenti. La scultura tecnica si riferisce al bisogno di essere bellissima da guardare, ma pur sempre funzionale proprio come le forme che si vedono in natura. Infine, la cura per i dettagli si spiega meglio con il fatto che non decoriamo, facciamo ciò che è necessario e lo rendiamo bello», spiega Robert Melville, Mclaren Design Director.

La Artura ha proporzioni da vera supercar: muso lungo che punta verso il basso, passo generoso, una linea del tetto (realizzato in un unico componente di alluminio con i montanti anteriori) che scende velocemente verso il posteriore, e una posizione molto avanzata della cabina. Elementi che la fanno sembrare in movimento anche da ferma. Il posteriore, grintoso, è quasi esclusivamente definito da una griglia scura aperta per far respirare meglio il vano motore. I fanali sono sottili e incorniciano i due grandi tubi di scarico. I parafanghi alti e le ruote da 19 e 20 pollici fanno il resto, slanciando la linea complessiva del modello.

Così come gli esterni, anche gli interni sono stati ispirati dai principi di semplicità e purezza delle linee. Nell’abitacolo sono quasi assenti i pulsanti fisici, tutto si controlla da uno schermo da 8 pollici orientato verso il guidatore per il sistema multimediale e dal display digitale per la strumentazione. Ottima per il segmento la visibilità, obiettivo raggiunto grazie a montanti particolarmente sottili e all’ampio parabrezza. Presenti poi numerosi rivestimenti di qualità per selleria e parti dell’abitacolo, dal tetto alla plancia con cuciture ed inserti a contrasto.