Con il graduale passaggio all’elettrico, i costruttori si trovano di fronte a un dilemma che al momento vede le Case divise quasi equamente tra chi sceglie di evidenziale il lato green ei suoi modelli, distinguendoli anche stilisticamente da quelli tradizionali, e chi invece punta a normalizzare l’ibrido e l’elettrico con una spetto il più possibile ordinario.
Nissan ha scelto decisamente la prima linea, come del resto era legittimo aspettarsi da chi, con Leaf, ha di fatto introdotto la prima auto elettrica espressamente concepita. Con l’arrivo della versione ibrida di Nissan Juke, presentata in questi giorni alla stampa, la Casa ha addirittura inaugurato un nuovo modo di integrare l’elettrificazione nel linguaggio stilistico di un modello che offre più soluzioni.
Juke Hybrid si distingue infatti dal modello a sola benzina per la presenza di una fascia in nero lucido nella parte superiore della calandra il cui spessore simboleggia il grado di elettrificazione: mediamente leggero su questo modello, che è comunque un full hybrid, diventerà più spessa su eventuali modelli plug-in fino a coprire interamente la mascherina sulle nuove 100% elettriche come il crossover Ariya. Non è tutto: sotto questa fascia appare una griglia a nido d’ape con elementi tridimensionali parzialmente chiusi che lasciano piccole feritoie in parte nascoste alla vista per la ventilazione del vano motore.
A ciò si aggiungono passaruota anteriori e spoiler rimodellati sempre a fini aerodinamici, una più estesa carenatura sottoscocca, specifici cerchi in lega da 19” Aero (ispirati a quelli di Ariya) di serie con l’allestimento N-Design e naturalmente i badge Hybrid sulle portiere anteriori e sul portellone. Inoltre, come colore di lancio è stata scelta la nuova tinta Electric Blue. Meno vistose le differenze all’interno, dove cambia la grafica della strumentazione digitale e compaiono il tasto della funzione e-pedal per la guida “a un solo pedale” sul tunnel e quello per la marcia elettrica EV in altro tra le bocchette di aerazione.