Mazda ci ha abituati a scelte controcorrente, a volte addirittura coraggiose ma comunque sempre coerenti con la sua filosofia e in questa visione rientra senz’altro anche la nuova Mazda 6e, oggetto di un’anteprima romana che fa seguito a quella internazionale del gennaio scorso. Per il suo primo modello elettrico “a lungo raggio”, infatti, la Casa di Hiroshima non ha puntato su un Suv, scelta che oggi andrebbe per la maggiore anche in questo settore, ma ha colto l’occasione per riportare sulla strada uno dei suoi modelli più amati, la berlina Mazda6.

La Mazda 6e nasce sulla base della Deepal L07, prodotta dai partner cinesi di Changan, ma è stata personalizzata a fondo dal design center della Casa madre nelle linee e in parte nelle forme per assumere i tratti caratteristici del Kodo Design e trasformarsi nel nuovo alto di gamma Mazda.

Mantenendo invariato il passo di 2,90 metri, la carrozzeria è stata sviluppata portando la lunghezza massima dai 4,88 metri originari a oltre 4,90, mantenendo l’elemento pratico del portellone posteriore ma dando un rinnovato slancio alle linee, che spiccano per eleganza e pulizia e per la migliorata efficienza aerodinamica, a cui partecipa anche il disegno dei cerchi. Un po’ berlina sportiva un po’ auto di lusso, la Mazda 6e non trascura dettagli scenografici, anch’essi con una precisa funzione, come le maniglie a scomparsa e lo spoiler posteriore sollevabile.

Ma è dentro che la filosofia Mazda, che ricerca il benessere e l’attenzione artigianale ai dettagli, emerge ancora più chiaramente: l’abitacolo è stato rimodellato ispirandosi al concetto giapponese del Ma, l’utilizzo di spazi vuoti per armonizzare le forme, e si riflette nella plancia e nel tunnel, tracciati come linee rette nello spazio ma separati, appunto, da zone vuote. Un elemento in linea con la tradizione, ma che non trascura l’innovazione, per quella che è stata definita “la Mazda più tecnologica di sempre”.