La Omoda 5 Shs-H segna l’ingresso del marchio cinese in una nuova fase: quella della maturità stilistica e tecnica. Non è un esperimento, ma un manifesto. Le sue forme raccontano una visione chiara: un design fluido, tecnologico, con proporzioni equilibrate e una forte identità visiva. Il linguaggio “Art in Motion” ispira ogni dettaglio. Il frontale è un concentrato di tensione e la calandra “Seamless Grille”, priva di cornici, sembra scolpita e si fonde con i fari a Led “Sharp Blade”, sottili e taglienti come una firma luminosa. Il profilo laterale, lungo 4,45 metri, gioca su linee tese e superfici muscolari; il tetto flottante e la coda rastremata alleggeriscono la silhouette, accentuando la sensazione di dinamismo.

Dentro, il design si fa digitale. I due display da 12,3 pollici uniti in un’unica cornice dominano la plancia, creando un effetto panoramico. I materiali morbidi e le finiture curate trasmettono un’attenzione insolita per un marchio al debutto europeo. L’ambiente è sobrio ma sofisticato, con una disposizione logica dei comandi e un senso di accoglienza che si percepisce anche nei sedili posteriori. Su strada, la Omoda 5 Shs-H conferma il suo carattere: fluida, silenziosa, rilassata. Il sistema full hybrid da 224 cavalli, con motore 1.5 turbo benzina e doppia unità elettrica, privilegia la progressività. Nelle partenze e nei tratti cittadini viaggia spesso in elettrico, mentre il termico entra in azione in modo quasi impercettibile. Il cambio monomarcia assicura continuità di erogazione, rendendo la guida morbida e intuitiva.

Lo sterzo è leggero e preciso il giusto. In autostrada mantiene un’andatura composta, con un livello di insonorizzazione adeguato al suo posizionamento. La Omoda 5 Shs-H non punta a stupire ma a distinguersi per il suo equilibrio. È un crossover che unisce forma e sostanza, estetica e comfort, rappresentando uno dei debutti più convincenti del nuovo panorama automobilistico cinese.